E appena partito con una nuova avventura televisiva. In sella al suo inseparabile trattore, Beppe Convertini percorre in lungo e in largo lo Stivale per raccontarci le tante storie di eccellenza agricola italiana. Il conduttore pugliese, al timone del nuovo format Evoluzione Terra, in onda ogni domenica alle 10.25 su Raiuno, si racconta con generosità .
Beppe, come definiresti il tuo nuovo programma Evoluzione Terra? «È un viaggio meraviglioso in giro per l’Italia che sto compiendo, pensate, a bordo di un trattore. È il racconto delle tante realtà agricole d’eccellenza che popolano I la nostra Penisola: piccole e : medie aziende a conduzione ! familiare il cui obiettivo è portare ogni giorno prodotti di qualità sulle nostre tavole».
Che spaccato esce fuori della nostra agricoltura? «Quello di un settore produttivo ed economico in rapida e continua evoluzione. Il volto dell’agricoltura, infatti, è profondamente cambiato negli ultimi decenni. Si fa tesoro della tradizione, dei suoi dettami e dei suoi insegnamenti, ma al tempo stesso si innestano innovazioni tecnologiche che oggi più che mai sono fondamentali per questo mestiere.
Lungi ; dall’essere due poli opposti, tradizione e innovazione costituiscono un connubio fondamentale per l’agricoltura di oggi: sempre più biologica e sempre più interessata alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente». Cosa ti ha colpito di più degli imprenditori agricoli? «Sicuramente la passione che è, ieri come oggi, il motore che guida il loro agire quotidiano. Si dice che la “terra è bassa”, perché comporta sacrifìci, sudore e fatica. Ecco senza la passione non si riuscirebbe a fare un lavoro così impegnativo, ma anche così gratificante. E poi’mi ha colpito nel profondo il fatto che il nuovo volto dell’agricoltura sia anche e soprattutto femminile».
Ovvero? «Questo settore è stato considerato, a ragione, a impronta fortemente maschile, e, in molti casi, maschilista fino a poco tempo fa. Oggi, fortunatamente, non è più così: Le donne, con la loro spiccata sensibilità, il loro pragmatismo, la loro capacità di organizzazione occupano ruoli di primo piano in queste attività. Guidano i trattori e soprattutto guidano le aziende. Anche questa è una forma di progresso a ben vedere. Un’importante innovazione sociale che ci regala una società nuova, inclusiva e al passo coi tempi».
Anche tu hai origini contadine e conosci bene quel mondo così affascinante… «Ne vado fiero e quel tipo di vita che ho respirato sin dall’infanzia mi ha insegnato tanto. Guardando i miei familiari e la tanta gente che in Puglia opera in quest’ambito ho imparato la cosiddetta etica del lavoro, la tenacia, l’attaccamento alle radici e l’amore per la terra. Quando ero bambino mi divertivo a salire sul trattore del nonno e di papà: guidavo per gioco seduto sulle loro gambe come fanno i bambini. Quei ricordi a distanza di anni mi sono stati molto utili!».
«Vorrei vedere di I più i miei affetti» Negli ultimi anni hai lavorato in maniera davvero frenetica. Che soddisfazioni e che gratificazioni ti sta regalando | questa stagione di vita così impegnata e impegnativa? «I record di ascolti che ’ ogni domenica registra Linea Verde, il successo di un nuovo format come Azzurro-Storie di mare andato in onda quest’estate e ora questa nuova scommessa, mi hanno fatto dono di un calore e di un affetto davvero incredibile da parte del pubblico. Vivo praticamente sempre con la valigia in mano e ogni giorno mi sveglio in una città diversa, ma j sono felice. Mi manca solo i riuscire a vedere più spesso mia mamma, le mie sorelle, i miei nipoti e i miei pronipoti, quello sì».
L’emergenza pandemica ha j rivoluzionato le nostre vite. Ci ha tenuto lontani dai nostri affetti e ci ha permesso di guardarci dentro. Tu quali nuove consapevolezze ne hai tratto?
«Ho capito, ma lo sapevo già, quali sono le cose davvero importanti della vita: salute, famiglia e serenità interiore. Si dice che l’agricoltura sia l’arte di saper aspettare. Ecco, credo che questa riflessione possa essere applicata anche alla nostra attuale vita. Grazie alla massiccia campagna di vaccinazione, al senso di responsabilità degli italiani e al loro interesse nei confronti | del bene collettivo, dovremo aspettare ancora un po’ e poi finalmente potremo riappropriarci della nostra vita di prima. La luce in fondo al tunnel, per fortuna, è vicina».
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