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Fiorentina Milan Streaming Gratis dove vedere Diretta Live TV Ore 20:45



Dove e come vedere Fiorentina – Milan

Fiorentina Milan. La gara verrà trasmessa in diretta tv ed in streaming da Dazn. Il match sarà quindi trasmesso in diretta tv esclusiva da Dazn e gli utenti potranno vedere la sfida tra Fiorentina Milan con una smart tv o utilizzando una Smart Tv o utilizzando ancora Amazon Fire Stick o Google Chromecast, la Xbox e la Playstation. Si potrà assistere al match anche in streaming, sempre tramite Dazn da dispositivi fissi, oppure scaricando l’applicazione da mobile e scegliendo l’evento che apparirà tra i primi del pannello della piattaforma dopo aver effettuato il login.



No, Firenze non è una città come le altre e la Fiorentina non «sarà mai una partita normale». Il Milan questa sera riprenderà la sua corsa scudetto dal Franchi, uno stadio a cui Stefano Pioli deve molto della sua carriera. Il tecnico emiliano ha passato otto stagioni in viola – sei da difensore e due da allenatore -, ma soprattutto ha vissuto nel 2018 la tragedia di Davide Astori, un episodio che non potrà mai lasciare il cuore ci Pioli: «Se mi guardo indietro, vedo un allenatore più giovane, con meno esperienza, che ha cercato di sfruttare al massimo l’occasione avuta per crescere – ha spiegato il tecnico rossonero ripensando agli anni in panchina a Firenze -. Sono stato bene lì, per me non sarà mai una partita normale, per la lunga militanza in quella società prima da giocatore e poi da allenatore e soprattutto per il ricordo di Davide, un ricordo sempre vicino, soprattutto quando si va a Firenze».

BRAVO ITALIANO

Le questioni sentimentali non abbandoneranno mai Pioli quando incrocerà sulla sua strada la Fiorentina e sicuramente gli occhi diventerà lucidi questa sera al 13′ del primo tempo, quando, come sempre, lo stadio ricorderà con un lungo applauso il compianto capitano, ma il Milan a Firenze giocherà una partita molto importante per il suo campionato. I rossoneri sono ancora imbattuti, hanno superato già diversi ostacoli come le gare con Inter e Juve (due pareggi), le romane e l’Atalanta (tutte e tre sconfitte). Vincendo questa sera contro i viola, il Milan andrebbe a più tre sul Napoli e più dieci sui cugini nerazzurri. Insomma, una vittoria metterebbe moltissima pressione sulle due attuali rivali scudetto che domani sera si affronteranno a San Siro. Con tre punti il Milan guadagnerebbe sicuramente su una delle due avversarie, se non entrambe in caso di pareggio. Per questo Pioli è andato oltre uno dei ritornelli che amano ripetere allenatori e calciatori, ovvero che tutte le partite valgono tre punti. Questa volta no: «Sappiamo che è un momento importante del campionato – ha spiegato -. Tutte le gare contano tre punti, ma ci sono partite che pesano di più e quella di Firenze pesa tanto. Lo sappiamo e siamo preparati per interpretarla bene. I giocatori saranno determinati, sanno le difficoltà che troveranno». Nessun rischio che il Milan, in virtù delle assenze in difesa della Fiorentina, prenda sottogamba l’impegno: «Diffido sempre dalle squadre che sembrano in difficoltà per delle assenze, è successo spesso anche a noi – ha evidenziato Pioli -. In questi casi si trovano più energie e motivazioni, aumenta la voglia di dimostrare di essere un gruppo forte. La Fiorentina grazie al lavoro di un ottimo allenatore come Italiano, giovane, ma con le idee chiare, ha già una forte identità. La Fiorentina cercherà di fare la partita, come noi, non aspetterà e ci aggredirà con intensità e coralità Noi dovremo essere bravi negli smarcamenti ed essere precisi dal punto di vista tecnico perché inevitabilmente ci lasceranno degli spazi».

NESSUNA FRETTA

Pioli questa sera ritroverà diversi suoi ex giocatori, compreso un Vlahovic che lui incrociò 18enne:«L’ho allenato che era un ragazzo, ma già faceva vedere ottime qualità. Ora – la sotto-lineatura – è un centravanti molto forte». Vincere dunque per mettere pressione a Napoli e Inter; per ripartire dopo la sosta con entusiasmo, anche in vista della trasferta da dentro-fuori in Champions di Madrid, e magari accelererà le pratiche per un rinnovo di contratto ormai scontato: «Ma non c’è fretta – la chiosa di Pioli – . E’ il club che detta i tempi e questo non è ilmo-mento giusto per parlarne. Non ci sono problemi, le cose si faranno». Domani la gara con l’Atletico? Si vedrà…

Zlatan o non Zlatan, questo è il dilemma. Dilemma che Stefano Pioli pare aver risolto a favore del totem svedese, anche se in questi giorni Olivier Giroud, che non ha giocato neppure un minuto nel derby e che è rimasto ad allenarsi a Milanello in questo periodo di trasferte con le nazionali, sembrava favorito per il posto da titolare contro la Fiorentina.

Ibrahimovic però ha trasmesso buone sensazioni allo staff rossonero, nonostante il lavoro supplementare con la nazionale svedese, i viaggi (soprattutto la difficoltosa trasferta in Georgia, a Batumi) e la delusione. Anzi, forse proprio la delusione della sconfitta patita in Georgia, prima ancora di quella rimediata contro la Spagna a Siviglia, ha dato energia a Zlatan. Che vive alla giornata e a quarantanni coglie l’attimo calcistico. «I playoff? Non so nemmeno se a marzo sarò vivo», ha detto alla tv svedese subito dopo il verdetto che condannava la Svezia agli spareggi per il Mondiale. Il Qatar resta un sogno e più che un sogno un obiettivo di Ibrahimovic, ma prima c’è il Milan, c’è la corsa scudetto che prevale su tutto.

I calcoli di turnover, visto che mercoledì i rossoneri tenteranno il tutto per tutto a Madrid in Champions, possono attendere. Pioli ha riflettuto e forse ha pensato che cominciare la gara di Firenze con il suo totem in campo fosse la cosa migliore, anche se Giroud ha potuto lavorare con calma a Milanello in questi giorni.

Prove di fuga Perché Pioli sa bene che la corsa è lunga, ma sa anche che questo è il momento giusto per tentare lo scatto e mettere pressione alle rivali per lo scudetto. Il Milan ha già affrontato e superato, con qualche affanno o in scioltezza, a seconda dei casi, gli scontri diretti con Juve, Atalanta, Roma, Inter Da qui alla pausa natalizia dovrà affrontare squadre di media bassa classifica, prima della resa dei conti invernali con il Napoli (19 dicembre a San Siro).

Ma da qui all’incrocio con la squadra di Spalletti passano ancora settimane e avversari sulla carta più morbidi di quelli che dovrà affrontare il Napoli. Dopo la Fiorentina arriverà il Sassuolo, poi la trasferta di Genova contro il Genoa, quindi la Salernitana a San Siro, e Udinese ed Empoli in trasferta. Spalletti invece ripartirà dall’Inter e nello stesso periodo avrà anche Lazio e Atalanta. Oggi il Milan potrebbe diventare la seconda squadra nella storia della Serie A a vincere 16 trasferte in un singolo anno solare (dopo le 18 vittorie ottenute dal Napoli nel 2017), al momento è alla pari con la Juve edizione 2018 e i suoi 15 successi fuori casa.

«Per una squadra è importante giocare allo stesso modo in casa e in trasferta. Se abbiamo un ruolino di marcia simile vuol dire che siamo sulla strada giusta. Affrontiamo un avversario forte, ma noi abbiamo le nostre qualità e faremo di tutto per vincere», ha detto Pioli. Che sta recuperando alcuni infortunati, come Messias praticamente mai disponibile finora, o Florenzi. Pioli può essere preoccupato per Calabria, che sarà assente per un po’, ma la possibilità di scegliere non gli manca. E anche se il nome di Italiano porta il ricordo della pessima partita giocata a La Spezia nella stagione passata, il sentimento di fiducia nel gruppo è forte. Perché se è vero che la Fiorentina, come ha detto il tecnico del Milan, ha una fisionomia chiara, quella dei rossoneri che lavorano insieme da tempo lo è ancora di più e a Firenze tentare lo scatto è necessario. Con Ibra o Giroud titolare? Nel contesto generale, è un dilemma di relativa importanza.



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