È tutto pronto Tra meno di un’ora scenderà in campo la Salernitana contro il Napoli. Una partita molto emozionante per entrambi le squadre. Ogni settimana milioni di appassionati Cercano sul web link per vedere la partita in streaming gratis. Se anche tu sei sprovvisto di abbonamento ti consigliamo di recarti su questi siti web per vedere l’evento sportivo. Infatti, su questi siti web si annidano tantissimi virus che possono danneggiare il tuo dispositivo, la cosa più grave che possa accadere e prendere una denuncia penale con relativa multa.
Complimenti al Napoli e a Spalletti, ma niente atteggiamento reverenziale da parte della Salernitana. Stefano Colantuono è stato chiaro: «Il Napoli è forte, ha un collettivo importante e gioca bene. Occorrerà la nostra partita perfetta per provare a limitarlo, ma guai a pensare che non abbiamo nulla da perdere perché sarebbe un errore», le parole dell’allenatore che, privo di cinque giocatori, può cambiare poco. Il modulo sarà lo stesso di Venezia, anche la formazione iniziale dovrebbe essere identica. Il derby richiamerà quasi 20 mila spettatori allo stadio e, nonostante le limitazioni dell’Osservatorio, saranno tanti i tifosi del Napoli residenti nel Salernitano presenti all’Arechi per assistere a una sfida che si gioca per la terza volta in Serie A. La Questura di Salerno ha predisposto un accurato piano di sicurezza per garantire agli spettatori una domenica tranquilla.
Dove e come vedere la partita
Salernitana Napoli. La gara verrà trasmessa in diretta tv ed in streaming da Dazn. Il match sarà quindi trasmesso in diretta tv esclusiva da Dazn e gli utenti potranno vedere la sfida del Bentegodi con una smart tv o utilizzando una Smart Tv o utilizzando ancora Amazon Fire Stick o Google Chromecast, la Xbox e la Playstation. Si potrà assistere al match anche in streaming, sempre tramite Dazn da dispositivi fissi, oppure scaricando l’applicazione da mobile e scegliendo l’evento che apparirà tra i primi del pannello della piattaforma dopo aver effettuato il login.
Un grosso contrattempo in previsione derby, oppure un’assenza che il turnover avrebbe anche potuto prevedere. Ieri sera il Napoli è partito per il ritiro di Cava de’ Tirreni ma sul bus non è salito Victor Osimhen.
Il motivo è stato spiegato direttamente dal Napoli sul sito ufficiale del club: “è uscito anzitempo dal campo di allenamento per un risentimento muscolare al gastrocnemio destro’.’ Oggi pomeriggio Spalletti dovrà fare a meno del calciatore-simbolo di questa Serie A e spera che possa essere recuperabile per il match di domenica al Maradona contro il Verona rinfrancato dal successo sulla Juventus. Oggi il nigeriano verrà sottoposto a una risonanza magnetica che il dottor Canonico ha ordinato per avere la certezza che non ci sia una lesione muscolare al polpaccio che aveva subito un colpo duro nel corso della sfida contro il Bologna.
In ogni caso, sembra quasi da escludere il suo recupero per la gara di giovedì a Varsavia per la quarta gara del gruppo C di Europa League, ma se dovesse essere out anche contro il Verona, dovrà saltare anche gli impegni con la nazionale nigeriana. Osimhen e non solo. È da prevedere un largo turnover perii match in Polonia e, anche per questa ragione, oggi all’Arechi il numero dei cambi dovrebbe essere limitato. Eenigma riguarda il sostituto di Osimhen: Mertens o Petagna? Tutto lascia pensare che la scelta cada sul bomber belga e sarebbe la sua prima volta da titolare in questa stagione che sembra debba essere anche l’ultima con il Napoli: nel suo futuro dovrebbe esserci la Mayor League americana.
Mertens nuovamente al centro dell’attacco partenopeo, per rimpinguare il numero di reti in maglia azzurra ( 135, come lui nessun altro) con Zielinski che toma alle sue spalle e Politane sul lato destro sostituirà Lozano, mentre Insigne continuerà a macinare assist dalla sinistra. Lorenzo, dopo i 4 gol segnati tutti su calcio di rigore, vorrebbe realizzare oggi a Salerno la sua prima rete su azione. Un gol da dedicare a Maradona, che ieri avrebbe festeggiato il suo 61esimo anno, anche perché raggiungerebbe il Pibe de Oro a quota 115 gol con la maglia del Napoli.
Spalletti avrebbe voluto dare un po’ di riposo ad un centrocampista tra Fabian Ruiz e Anguissa, due tra i calciatori che percorrono il maggior numero di chilometri in serie A, ma l’assenza imprevista di Osimhen probabilmente ha cambiato i piani del coach di Certaldo. Il Napoli vuole conquistare una vittoria pesante a Salerno, anche perché potrebbe ritrovarsi al primo posto solitario, in quanto il Milan renderà visita alla Roma che aveva già messo in difficoltà gli azzurri all’olimpico. Spalletti si farà forte anche della difesa che non subisce trop -pi gol e per questo non la cambierà. Stessa composizione con Ospina tra i pali per continuare a essere il reparto meno battuto d’Europa. Soltanto tre reti in 10 partite e nessuno è riuscito a fare meglio, tre reti in 10 partite sono numeri da scudetto.
L’Arechisarà teatro del secondo derby in Atra Salernitana e Napoli dopo quello giocato più di 60 anni fa al Vestirti e finito 3-3. Proprio tre sono i gol finora incassati dal Napoli in dieci giornate, mentre la Salernitana cerca la terza vittoria dopo quelle con Genoa e Venezia. Pieno, per quella che è la capienza consentita (20.000 spettatori), sarà lo stadio di via Attende. Missione alla portata per la capolista di Spalletti, complicata per i granata. Colantuono ne è consapevole. «Abbiamo grande rispetto del Napoli che per me è la squadra più forte del campionato ma noi non avremo paura. Dobbiamo giocare con le nostre caratteristiche, sapendo che servirà sacrificio come in tutte le partite di questo campionato». Rigenerato dopo la vittoria di Venezia, Colantuono ha preparato la partita senza lasciare nulla al caso. «Abbiamo visto il Napoli in più partite, penso ad alcune soluzioni, anche se hanno pochi punti deboli e sanno attaccare in molti modi. Dovremo valutare anche il discorso delle energie».
a botta Victor Osimhen l’aveva subita domenica scorsa all’Olimpico, nella gara contro la Roma. Una fitta al polpaccio destro. Poi il nigeriano, sempre generoso, non si è fermato. Un giorno di riposo lunedì sembrava la miglior medicina. Ma anche giovedì sera contro il Bologna ha avvertito qualche fastidio. E quando la situazione si è riproposta ieri mattina a Castel Volturno, nella seduta di rifinitura, allora lo staff medico del Napoli ha fermato il centravanti che oggi non sarà della partita a Salerno, ma si sottoporrà a una risonanza magnetica al gastro cnemio,il muscolo a cui ha avuto il risentimento. Bisogna valutare bene cosa c’è intorno a quel muscolo per capire meglio quale potrà essere la prognosi migliore per il numero 9. Apprensione In casa Napoli non si è particolarmente preoccupati ma una certa apprensione c’è, perché ci sono tanti impegni ravvicinati da affrontare e non c’è dubbio – anche numeri alla mano – che Osimhen sia lo spacca partite della squadra di Luciano Spalletti in vetta alla classifica. Per cui soltanto se si avrà certezza che il muscolo sarà a posto, Osimhen partirà con la squadra mercoledì per andare a Varsavia, dove giovedì gli azzurri giocano una gara molto importante contro il Legia per il passaggio del turno in Europa League. Nel caso i risultati della risonanza riscontrassero danni, a quel punto il nigeriano sarebbe costretto a saltare anche la successiva gara interna del campionato contro un Verona gasato dalla vittoria sulla Juventus e che si presenterà con un Cholito Simeone in gran spolvero. E la Nigeria? È presto ancora per dirlo. Ma è chiaro che nel caso fosse costretto a fargli saltare le prossime tre partite, il Napoli a quel punto si opporrebbe a una sua partenza per le gare della nazionale nigeriana: il 13 novembre in Liberia e il 16 in casa contro Capo Verde, entrambe per il girone di qualificazione al Mondiale del Qatar. Anche perché alla ripresa del campionato, il 21 novembre, gli azzurri hanno una sfida importantissima in chiave scudetto, dovendo affrontare a San Siro l’Inter campione d’Italia. Ma logicamente tutti-avversari a parte – si augurano che il risentimento avvertito in allenamento daVictor sia soltanto un fastidio che passi con un po’ di riposo. Il ventiduenne nigeriano sta attraversando un ottimo stato di forma e fermarsi proprio adesso sarebbe un peccato. Per le ambizioni del Napoli – che già dovrà privarsene in gennaio-e per quelle del ragazzo che sta trovando la sua consacrazione anche a livello internazionale, visto che è anche capocannoniere in Europa League. Per fortuna, comunque, sembrano lontani i periodi negativi attraversati nell’autunno scorso dal numero 9 azzurro. Era il 13 novembre quando si infortunò alla spalla in nazionale in una gara contro la Sierra Leone. Da lì cominciò una via crucis, continuata col Covid e un trauma cranico, che di fatto lo vide pienamente recuperato per il Napoli soltanto in primavera, con quello che ha comportato per il rendimento suo e della squadra. Ma stavolta, per fortuna, sembra tutta un’altra storia per Victor.
Natale a come a Buenos Aires,#la giornata del calcio per tutto il mondo che rende omaggio a Diego Armando Maradona. A ogni latitudine ricordi, commemorazioni con statue e murales che si moltiplicano in ogni luogo per ricordare nel giorno della nascita un campione unico, che ha regalato emozioni irripetibili. In Argentina Tutte le partite di campionato di questo weekend sono state o verranno interrotte al 10’ del primo tempo affinché in ogni stadio venga ricordato il più grande. Cori, applausi, lacrime e le immagini sui megaschermi col “Pibe de oro” che alzava la Coppa del Mondo vinta con l’Argentina nel 1986 a Città del Messico.
Attesa per quanto ha preparato alla Bombonera il Boca Juniors, squadra del cuore di Diego che ne è stato un simbolo. Tra l’altro il Boca gioca contro il Gimnasia, il club di cui Diegoera allenatore prima di essere operato al cervello, e ciò rende ancor più suggestivo e atteso l’evento. La Iglesia di Maradona, a Rosario, non ha fatto mancare funzioni con nuovi battesimi di adepti oltre a simulare la famosa azione in Argentina-Inghilterra 1986 de “la mano de Dios”.
Il tocco di Pelé Il grande fuoriclasse brasiliano, ripresosi da problemi di salute, non ha dimenticato il vecchio amico. Certe punzecchiature sono archiviate da tempo e Pelé scrive col cuore su Instagram: «Dio gli ha dato il genio, il mondo il suo amore. Oggi è il compleanno di Diego, per sempre oggi chi ama il calcio ricorderà cosa è stato capace di fare con il pallone. Personalmente ho la possibilità di ricordare la meravigliosa amicizia, questi ricordi sono un autentico regalo». Poi ci sono i ricordi istituzionali di Fifa e Uefa, ma soprattutto la valanga dei pensieri social dei milioni di appassionati di calcio che in qualche modo hanno voluto ricordare Diego, con una foto, con una citazione, comunque con un atto di amore che dimostra quanto sia voluto bene il grande campione. Quel vuoto pieno Napoli, e il Napoli, hanno ricordato in mille modi il suo campione. E rendono bene le parole di Lorenzo Insigne che oggi sul campo, lui che ha segnato 114 gol con la maglia azzurra, potrebbe raggiungere il suo idolo a quota 115, al terzo posto dei marcatori di sempre: «Ma raggiungerti di cosa? Tu sei stato, sei e sarai irraggiungibile… di solito si dice che si lascia un grande vuoto ma per noi non è stato così. Tu sei qui sempre con tutti noi nei racconti della gente, nei filmati, nei murales, nei pensieri di tutti noi. Di tutti noi Napoletani, te compreso. Buon compleanno Diego», le accorate parole del capitano. La maglia “scomparsa” Una polemica social si è scatenata quando è comparsa in Rete una maglia-indossata da Lozano- con una immagine stilizzata di Maradona su sfondo bianco. La cosa ha provocato la reazione di Diego Armando junior: «Non autorizzata! Noi eredi siamo sconcertati…». Il Napoli ha fatto sapere poi che non avrebbe indossato quella maglia e di stare preparando, come previsto, una commemorazione il prossimo 28novembre – dopo l’anniversario della morte di Diego, il giorno di Napoli-Lazio – con la posa nello stadio e l’inaugurazione di una nuova statua, come previsto. Dunque evitato ogni screzio, ma dietro a tutto c’è una battaglia sull’eredità e i diritti di immagine frai5figli, uniti in questo, e vari soggetti che vantano altri diritti. Diego Armando junior cerca di guardare oltre: «Vorremmo che tanta gente che ha sfruttato mio papà smettesse di nominarlo. Perché invece avverto ancora tanto amore attorno a lui. Per me è stata una giornata tremenda, con tanti stati d’animo che mi hanno attraversato. Mi manca il suo abbraccio, le canzoni che urlavamo insieme. Mi spiace perché mi sono “dimenticato” di presenziare a una premiazione organizzata da Gigi Pavarese con i compagni di squadra di papà. Quelli che gli hanno sempre voluto bene. Mi scuso con loro e spero ci siano altre occasioni. Ora il mio obiettivo è solo quello di partire, alla vigilia di Natale, per l’Argentina. Il Covid e tanti problemi mi hanno impedito di farlo. Voglio andare a rendere omaggio sulla tomba a papà. Porterò anche i miei bimbi così anche in Argentina capiranno chi sia il loro grande nonno».
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