Controcopertina

Mara Venier sta male peggio di prima



A quasi quattro mesi dal grave problema ai denti che le ha causato la lesione di un nervo, la conduttrice, tornata per la 13esima volta al timone di “Domenica In”, racconta la sua battaglia: «Sto ancora male, anzi, sto peggio di prima: faccio fatica a parlare». «Non lascio la tv! In futuro potrei fare anche un reality, perché no…». «Il mio sogno? Avere Papa Francesco in studio». «Bisogna fare una legge contro gli odiatori sui social».



Mara Venier, addio a Domenica In? Non ci pensa proprio. La “signora” della domenica smentisce e mette in chiaro le cose in una lunga e fitta, chiacchierata con la stampa al lancio della trasmissione. «Ogni anno, quando finisce il programma, dico: “È l’ultima volta”, perché è faticoso. Ma la verità è una sola: ci rifletto e penso che potrei dire di no a tutto, ma non a Domenica In. E infatti eccomi ancora qui. Certo potrei anche fare altro in futuro».

Domenica 19 settembre, su Rai Uno, è partita la 13esima edizione del programma domenicale, condotto per il quarto anno consecutivo dalla Venier, che eguaglia così le stagioni condotte da Pippo Baudo. Il suo segreto è non arrendersi mai, come ha fatto in quest’ultima stagione televisiva, andando in onda in piena pandemia nonostante le sue paure di salute per sé e il marito (Nicola Carraro), o come ora, combattendo con un grave problema di salute ai denti, conseguenza di un intervento non andato bene.

La sua salute ha destato molta preoccupazione nel suo pubblico nei mesi scorsi. Come sta ora? «La vicenda non è conclusa, anzi. Forse sto peggio di tre mesi e mezzo fa. Ho grande difficoltà nell’esprimermi. L’intervento ai denti ha causato una lesione di un nervo importante. È come se avessi una morsa che mi impedisce di parlare. Alcune parole non riesco a dirle, addirittura ». Che tempi di ripresa prevedono i medici? «Ci vorrà molto tempo, anche un anno, per poter recuperare.

Se ci riuscirò. Sto facendo una lotta con me stessa, non voglio mollare. Uno dei motivi della mia stanchezza è anche questo mio impedimento fisico, che posso superare psicologicamente grazie al mio lavoro. Per quanto riguarda l’aspetto legale, la vicenda va avanti e ne parleremo in altre sedi». È una donna che non molla, lo ha dimostrato la scorsa stagione conducendo in piena pandemia Domenica In. Quali sono state le sue paure in quel periodo? «Anche io ero terrorizzata per me e per mio marito in età fragile.

Non è stato semplice portare avanti Domenica In con la pandemia, tanto che in pieno lockdown decisi di mollare e di non andare in onda una domenica perché avevo paura. Poi, però, il lunedì il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, mi telefonò e mi disse: “Non posso obbligarti, ma nessuno può parlare alla pancia dei telespettatori come te in questo momento”. Lo richiamai dopo IO minuti: “Va bene, ci sarò”.

La domenica dopo sono tornata in studio da sola, con due autori, un tavolo, dei collegamenti, il deserto intorno e dovevo affrontare un tema terribile. Avevo paura di sbagliare e di non essere all’altezza, invece quel segmento ha vinto su tutto e tutti. Quella Mara lì, nello studio deserto, è la Mara che preferisco e credo sia stato professionalmente il mio momento più alto. Il mio modo di fare tv è sempre quello, cerco di essere me stessa, come mi aveva consigliato anni fa Renzo Arbore.

L’ho ascoltato, è stato un consiglio prezioso. Nelle interviste cerco di raccontare la storia della persona che ho di fronte, ma anche di far uscire qualcosa di più. Il pubblico non è stupido, capisce quando una persona è vera e quando non lo è». E sulle voci che questa sarà la sua ultima edizione di Domenica Ini «Non è che non mi vedrete più! Ho letto da qualche parte che sarei pronta a lasciare la tv. Faccio le corna! (ndr: sorride’).

Domenica In è un programma molto faticoso e lungo e merita una riflessione che, in realtà, faccio tutti gli anni quando finisce e dico: “È l’ultima volta”. Ma la verità è una sola: ci rifletto e penso che potrei dire di no a tutto, ma non a Domenica In. E infatti eccomi ancora qui. È il programma che mi ha dato tutto. Prima ero considerata la ragazza di Renzo Arbore, facevo un po’ di cinema, ho sempre creduto poco in me. Non avrei mai immaginato che mi avrebbe dato così tanto.

L’affetto del pubblico di Domenica In non mi ha mai fatto sentire sola, nemmeno quando mi hanno tolto i programmi. Allora dico: sono stanca, ho un’età ma, alla fine, dico sempre di sì. Era impensabile per me che arrivassi a 13 edizioni di questo programma. Tutto nacque quando fui chiamata per fare un gioco della Domenica In condotta da Monica Vitti, Luca Giurato e Don Mazzi. Divenni la conduttrice di quella edizione. Mi emoziona molto eguagliare Pippo Baudo.

Certo, potrei anche fare altro in futuro». Tipo? Alla conduzione di cosa si vedrebbe bene? «Vedremo. Faccio appello al direttore Coletta: bisogna pensare ad altro, potrei lavorare un po’ di meno, mio marito non vede l’ora che io smetta di lavorare (ndr: sorride). Ci deve essere un’idea giusta per me, ma deve essere sempre un programma in cui ci sia anima, l’intrattenimento puro non fa per me. Così come non farei il sabato sera, perché io devo stare seduta».

E di un reality? «Perché no, potrebbe essere divertente! Ne ho fatti tanti come opinionista, mi sono molto divertita a Mediaset, quando Maria De Filippi mi ha teso la mano perché la Rai per tre anni aveva deciso di fare a meno di me. Non lo escludo, ma meglio trasmissioni in cui si chiacchiera. Non amo il puro intrattenimento, “Fateme parlà!”. Ma soprattutto deve esserci il cuore». Nella prima puntata di Domenica In, c’è stato uno spazio dedicato a Raffaella Carrà e per parlarne ha avuto come ospite Loretta Goggi, recentemente presa di mira sui social. Che ne pensa dei cosiddetti “leoni da tastiera”, gli odiatori? «È vergognoso che non esistano leggi per fermare questa gente, devono esserci delle regole.

A me è capitato che per il mio problema ai denti abbiano dato la colpa al vaccino, cosa assolutamente falsa, infondata e inventata. La verità è che noi non ci possiamo difendere: io li blocco o li mando a quel paese. Non è vero che un personaggio pubblico debba accettare tutto: quando l’offesa è feroce e violenta io non posso permetterla e non la consento. Le persone più cattive e agguerrite sono le donne di 60 anni. Non c’è solidarietà femminile.

Loretta non avrebbe dovuto andare via dai social. Doveva rimanere. Puoi anche passarci del tempo sui social, anche io mi diverto molto a curiosare e a farmi gli affari degli altri. Loretta, rimani! Blocchiamole queste signore che offendono e nel caso mandiamole a quel paese!». Chi sogna di avere come ospite speciale? «Ho un sogno irrealizzabile: vorrei avere ospite Papa Francesco. Ma mi rendo conto che è un’idea impossibile.

Non è che deve per forza venire lui in studio, vado io da lui eh (ndr: ride)’.». Quali sono le novità della nuova stagione della sua Domenica In? «Per la nuova edizione non abbiamo fatto grandi cambiamenti, il pubblico premia questa formula. Non abbiamo modificato in maniera azzardata quello che io ritengo un grande contenitore, quale è Domenica In. Non ci sarà alcun talent. La mia idea è di far portare un altro ospite all’ospite di punta della puntata. Che sia un ballerino, un comico, giovane o non giovane, per dare la possibilità di esibirsi davanti al pubblico. Un po’ come accadeva a I raccomandati alcuni anni fa…».



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