Torniamo a parlare del caso di Laura Ziliani, ovvero la donna che molto probabilmente è stata uccisa da due delle sue figlie. Per la morte della donna sono state arrestate infatti Silvia e Paola entrambe figlie di Laura. A parlare di loro in queste ore è stata una vicina di casa dell’ex vigilessa scomparsa da casa a Temù lo scorso mese di maggio e ritrovata poi senza vita lo scorso 8 agosto.
Omicidio Laura Ziliani, arrestate due delle tre figli accusate di aver ucciso la madre
“Erano due ragazze molto riservate, direi quasi scostanti”. Con queste parole la vicina di casa descrive Silvia e Paola. Poi la donna, parlando ancora delle due giovani avrebbe aggiunto qualche dettaglio sulla loro vita privata. “La prima è una fisioterapista di 27 anni, mentre la seconda è una studentessa di Economia di 19 anni. La sorella maggiore “viveva da tempo qui, l’appartamento fa parte dell’eredità paterna, mentre la sorella più piccola quasi non l’ho mai vista: si era trasferita dopo la scomparsa della madre”. Ad ogni modo la donna proprio nelle scorse ore ha assistito all’arrivo dei carabinieri che hanno prelevato le due ragazze e portato via anche alcuni oggetti tra cui l’auto del fidanzato della ventisettenne, ovvero Mirto Milani.
Parla la vicina di casa dell’ex vigilessa
“Ho visto i carabinieri, le due ragazze portate via e poi dopo qualche ora hanno portato via anche l’auto di Mirto parcheggiata da tempo qui davanti e con un bel pacco di multe da pagare“. Questo ancora quanto aggiunto dalla donna che vive nella palazzina di 4 piani che si trova proprio vicino l’ospedale. Di Laura ne ha parlato anche il parroco di Temù.
Ecco le sue parole “Laura era una brava persona, mi ha fatto anche da catechista e mi teneva i ragazzi all’oratorio. Per Laura ho pregato e prego ancora“. Il parroco di Temù ha poi parlato delle ragazze, descrivendole come delle brave ragazze. “Le ragazze le ho avute a catechismo ed erano brave ragazze ma poi non so più nulla, non le ho più viste: con la morte del padre si sono trasferite a Brescia. Con loro non ho più avuto contatti, il ragazzo con cui vivono l’ho visto per la prima volta in tv“.
Ancora increduli i vicini di casa di Silvia e Paola
I vicini di casa, invece, si chiedono ancora come sia possibile che le giovani da brave ragazze siano oggi diventate delle assassine. “Mi chiedo perché diventare assassine: cosa scatta nelle testa di due ragazze giovani che hanno già perso il padre in circostanze tragiche, in un incidente in montagna, e che uccidono per soldi?“. Sono sostanzialmente queste le domande che si sono posti molti condomini del condominio dove vivevano Silvia e Paola.
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