Filippo Bisciglia svela il suo più grande segreto



Pochi lo sanno perché l’ha sempre tenuto segreto, ma da piccolissimo Filippo Bisciglia è stato molto malato. E chissà, forse la malattia che ha dovuto affrontare è alla base del successo che sta avendo adesso da uomo adulto. Il morbo di Perthes, ovvero una forte decalcificazione all’anca, lo ha formato insegnandogli ad avere tanta determinazione e le doti giuste per sfondare: «Dai due ai quattro anni non ho potuto camminare. – ha detto Filippo bisbiglia a “Tv Sorrisi e Canzoni” – Invece di giocare, mi muovevo con un carretto fatto da mio nonno.



Ma mi ha temprato il carattere. Voglio sempre fare bene, ho molta grinta». Una grinta che Maria De Filippi gli ha riconosciuto da tempo volendolo a tutti i costi come presentatore di “Temptation Island”, un programma che lo sta lanciando sempre più verso l’Olimpo dei conduttori televisivi.

Quest’anno Filippo Bisciglia ha affrontato lo show delle coppie e dei tentatori di Canale 5 per l’ottava volta e lo ha fatto con la disinvoltura e la sincerità che da sempre lo caratterizzano. Purtroppo per la scorsa edizione le riprese della trasmissione sono partite con la nota dolente della difficile situazione familiare del presentatore ed ex gieffino, alle prese con la grave malattia del padre: «Mi avete insegnato a lottare, a non mollare mai, a mettere il cuore in tutto ciò che si fa. – ha scritto in un recente post Filippo –

Ora è con la stessa determinazione che dovremo affrontare questo momento difficile insieme. Papà Ti Amo». Inutile dire che la famiglia è sempre stata un punto fondamentale per il quarantaquattrenne presentatore romano, che è molto attaccato a sua sorella e ai suoi genitori: «I miei genitori sono in pensione. – ha raccontato tempo fa – Papà faceva il rappresentante di abbigliamento per uomo e ha avuto un negozio. Mamma era impiegata in una ditta.

Mia sorella fa la ragioniera in uno studio di commercialisti». Ma Filippo, che ha tatuato sul corpo la frase “Nessuno ti ha dato l’esempio, tu per me sarai il migliore. Grazie papà”, ha un ricordo bellissimo anche dei nonni, che lo hanno seguito molto quando era un bambino: «Il pomeriggio andavo dai nonni, abitavamo vicini. Sono stati fondamentali. Tanti sbagli che possono avere commesso con i figli, con i nipoti non li hanno ripetuti, quindi sono stati perfetti! ».

E si lascia andare a qualche ricordo: «Il sabato mattina andavo a lavorare con il nonno, che era rappresentante di paralumi. Lo aiutavo a sistemarli e mi pagava 10 mila lire. È morto a 69 anni. Mia nonna invece ora ha 97 anni ed è in formissima… Mi ricordo le merende con pane, burro e zucchero oppure olio e aceto. Da lei vedevo i cartoni animati, ma non li amavo. Preferivo programmi come “Pronto, Raffaella?”, “Sentieri”, “Il gioco delle coppie” e “La ruota della fortuna”… ».

Insomma, già da bambino aveva ben chiaro cosa avrebbe voluto fare, la televisione, e come modello ispiratore aveva Corrado ne “Il Pranzo è Servito”. Ci sta arrivando, perché Filippo è ancora considerato un “giovane della tv”, uno che si sta facendo le ossa in una trasmissione importante ma rodata e pensata da Maria De Filippi ma presto potrà mettersi in gioco in una trasmissione diversa. Ormai è pronto. Nel frattempo, dopo il successo di “Temptation Island”, Bisciglia se ne andrà finalmente in vacanza con la sua amata compagna di sempre, Pamela Camassa: «Andrò in un villaggio turistico in Italia.

Mi piace la vita che si fa lì, vedere gli spettacoli, partecipare agli appuntamenti che organizzano gli animatori. Fare colazione e pranzare come i vecchietti. L’ho detto che sono pigro!». È proprio in Pamela, che ha partecipato a “Amici Celebrities” vincendolo, che Filippo ha uno dei suoi più importanti sostegni. I due stanno insieme da più di dodici anni e non hanno mai avuto grandi screzi, sempre pronti ad aiutarsi l’un l’altro.

La loro è una relazione così ben riuscita che la coppia ha deciso di… allargare la famiglia. Niente figli, per ora, ma un cagnolino. Tempo fa Pamela e Filippo, quando i genitori di Filippo hanno contratto il Covid, si sono presi cura della loro Molly e da lì è nata l’idea di diventare a loro volta genitori di un piccolo pelosetto: «Io e Pamela l’abbiamo tenuta un mese perché i miei genitori hanno avuto il Covid». Quando gliel’abbiamo ridata ci è mancata tanto. È come se fosse mia. Amo i cani. Prima o poi ne prenderemo uno anche noi: così allargheremo la famiglia».



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