Come una serie a puntate, sempre più misteriosa e avvincente, anche l’affaire Charlene si arricchisce di settimana in settimana di dettagli e novità che creano suspense e lo rendono appassionante. Il soggiorno in Sudafrica della principessa, iniziato alla fine dell’inverno e motivato, almeno all’inizio, da una nobile causa che le sta profondamente a cuore – un progetto a difesa dei rinoceronti, tuttora messi in pericolo dai bracconieri che commerciano i loro corni pregiati – è diventato una sorta di esilio sospetto.
Una prolungata assenza da Palazzo durante la quale si sono presentati problemi di salute, interventi chirurgici e conseguenti convalescenze: un susseguirsi di eventi che ha alimentato la nebbia che da mesi circonda la vita della moglie del principe Alberto di Monaco.
E se a un certo punto si è cominciato a supporre che il suo viaggio potesse essere nato sulla spinta di una crisi con il marito e per via della nostalgia della sua terra – dove avrebbe potuto riflettere, riposarsi, magari individuare una casa da acquistare nei pressi di Johannesburg, come qualcuno ha detto – la sequenza di operazioni alle quali si è sottoposta da maggio ha inevitabilmente cambiato la trama di questa vicenda dando spazio a scenari diversi che poco c’entrano con i presunti dissapori familiari.
Freddezze che per molti sarebbero evidenti da tempo, ma che tuttavia al momento non sono al centro della scena e rischiano di essere declassati a pettegolezzo. L’unica certezza è che ora Charlene è bloccata laggiù e ne avrà ancora per un bel po’, sembrerebbe fino all’autunno.
È stata lei stessa a raccontare di aver contratto un’infezione otorinolaringoiatrica a seguito di un’operazione per il rialzo del seno mascellare, un innesto osseo che viene effettuato per inserire impianti dentali. Da lì sono originati i continui dentro e fuori dalle sale operatorie, culminati con quattro ore di intervento in anestesia totale a metà agosto. Dunque Charlene non rientra a Montecarlo davvero e solo per motivi di salute? Alberto sembrerebbe confermarlo con questo messaggio di pochi giorni fa: «L’intervento chirurgico è andato bene, la principessa ora riposa, la pensiamo con tenerezza».
Poche parole, essenziali, quel che basta per far capire che il bene della moglie sta cuore a tutti nel principato. Se effettivamente tra i due fosse in corso una crisi, perché mai il principe avrebbe rilasciato un tale comunicato ufficiale? Né, tantomeno, avrebbe contestualmente annunciato che volerà in Sudafrica con i figli, i gemelli Jacques e Gabriella, di sei anni e mezzo, per stare accanto alla moglie convalescente.
Un atto da marito premuroso, un gesto per nulla scontato che, ai nostri occhi, allontana l’idea di un possibile divorzio, paventato settimane fa anche da autorevoli giornali francesi. Già lo scorso giugno Alberto, con i bambini, aveva raggiunto Charlene: era la vigilia del decimo anniversario di nozze, che per la prima volta non è stato possibile festeggiare adeguatamente a Montecarlo. Il fatto che ora Alberto abbia deciso di affrontare un altro viaggio si presta a una triplice interpretazione: una comprensibile apprensione per le condizioni di salute della sua sposa, in via di guarigione, certo, ma pur sempre reduce da vari interventi; la volontà di starle accanto, uno slancio che lascerebbe trasparire un’unione familiare, o almeno il tentativo di ritrovarla qualora le voci di una frattura coniugale avessero fondamento; l’estremo tentativo di scacciare una crisi che è davvero in corso.
Va però detto che Charlene in questi mesi vissuti a 13 mila chilometri di distanza non ha mai lasciato trasparire frizioni o disagi legati alla vita di coppia. Anzi, ha alimentato la favola con Alberto, definendolo “la mia roccia, il mio pilastro”. E a Channel 24 ha confermato la grande nostalgia che prova per i suoi bimbi, con i quali parla ogni giorno in videochiamata, e per suo marito. Qualcuno potrebbe dire che sono solo frasi di circostanza ed è ovvio pronunciarle se si vogliono soffocare illazioni e gossip sgraditi. Ma oggi, alla luce di quanto sta accadendo alla principessa inquieta e dallo sguardo malinconico, viene da pensare che il giallo Charlene si concluderà con l’happy end.
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