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Pensioni ultime notizie, Quota 100 diventa 104?



Quota 100 potrebbe diventare davvero quota 104 e da lì a breve il passaggio potrebbe essere davvero ufficiale. E’ questa almeno la richiesta che arriva direttamente dall’Europa che chiede di abbassare il deficit ed ha lanciato anche nuovi interrogativi su tutto quello che potrebbe andare ad intaccare la legge Fornero. Ricordiamo però che l’obiettivo principale del governo Movimento 5 Stelle- Lega Nord, proprio quello di superare la legge Fornero e quindi è inevitabile che ad oggi i tecnici del governo stiano lavorando per cercare di mettere in campo delle misure che possano essere propositive e che possono, dunque, superare questa legge. Ad ogni modo però, il governo deve anche fare i conti con l’Europa per evitare la procedura di infrazione nei confronti del nostro paese e quindi in altre parole, non deve far altro che acconsentire a quelle che sono le richieste di Bruxelles.



A essere  sotto la lente di ingrandimento dell’Europa  è proprio Quota 100, ovvero quella misura pensionistica che darebbe la possibilità di poter accedere al mondo della pensione una volta maturati due requisiti, uno contributivo e l’altro anagrafico ovvero a 62 anni di età e 38 anni di contributi entro il mese di dicembre 2018 o al massimo gennaio 2019. Ad ogni modo, coloro che matureranno i requisiti entro il mese di dicembre o di gennaio potrebbero comunque aspettare ancora un po’ per poter accedere alla pensione. Proprio sulla base di questi dati, Quota 100 potrebbe essere modificata e si potrebbe allungare diventando così quota 104. Sarebbe questa un’ indiscrezione che prevede però la possibilità nel 2019 di poter usufruire della quota 100 per chi ha maturato i requisiti previsti 2 anni fa, quindi soltanto chi al 31 dicembre 2018. avrà maturato non 62 ma 64 anni di età e 40 anni di contributi.

Questa proposta sarebbe stata avanzata alcune settimane fa da un economista molto vicino alla Lega ovvero Alberto Brambilla, ma non sembra essere stata presa in considerazione dal governo almeno per il momento. Ad oggi quindi la priorità rimane sempre quella di cercare di risolvere i problemi che sono stati creati dalla legge Fornero. Ad ogni modo però bisogna fare i conti con quelli che potrebbero essere le conseguenze piuttosto devastanti riguardanti la posizioni di queste misure compresa quota 100. Innanzitutto bisognerebbe fare i conti con l’esodo di massa ed è impensabile che gli infissi possa ricevere soltanto in un colpo quasi 300 mila nuove domande di pensionamento e per questo motivo è importante che queste vengano spalmate in base a quelle che sono le finestre e previste.

Inoltre, bisogna fare i conti anche con le risorse disponibili e mentre in un primo momento si era detto che soltanto il primo anno Quota 100 sarebbe costata 6,7 miliardi di euro, adesso si parla di un risparmio di circa 2 miliardi. Per tutti questi motivi, si è parlato di quota 104, ovvero un modo per poter contenere i costi, dando così priorità innanzitutto quelli che hanno raggiunto al 31 dicembre 2018 i requisiti per poter accedere a quota 100 da almeno due anni, poi si passerebbe alla finestra estiva dove l’uscita sarebbe prevista per coloro che hanno maturato i requisiti da un anno e mezzo circa ed infine durante il biennio 2019-2020 uscirebbero tutti quelli che hanno avuto i requisiti di quota 100 al 31 dicembre 2018. Grazie a questa tecnica, le Stime parlano soltanto di 150.000 persone in uscita dal mondo del lavoro nel 2019 e 100.000 del 2020, con un costo di circa 3,9 miliardi annui nel primo quinquennio ed un piccolo di spesa che ammonta a 5,3 miliardi nel 2020.



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