Mentre in tanti continuano a discutere sulla riforma previdenziale e molti vedono allungare i propri termini per poter accedere alla pensione, c’è chi potrà farlo soltanto avendo versato o 5 o 15 anni di contributi. Si tratta indubbiamente di numeri che sono molto distanti da quelli effettivamente richiesti al giorno d’oggi per poter accedere alla pensione e va anche detto che qualsiasi riforma in tema previdenziale al giorno d’oggi deve necessariamente fare riferimento a quelle che sono le risorse economiche disponibili.
Non è di certo una novità il fatto che le risorse disponibili ad oggi siano molto meno e che quindi i paletti rispetto al passato sono sempre più rigidi, ovviamente in termini di pensioni. Il nostro paese infatti deve fare i conti con il debito pubblico da una parte e dall’altra anche il dato demografico e il rapporto tra numero di pensionati e lavoratori. Per tutte queste ragioni, accedere alla pensione anticipata soprattutto, non è poi così tanto semplice.
Esistono però dei casi in cui alcuni lavoratori possono accedere all’età pensionabile avendo maturato soltanto pochi anni di contributi ovvero soltanto 15. Ma chi sono questi fortunati? Innanzitutto questa possibilità vale per tutti coloro che al 31 dicembre 1992 avevano versato ben 15 anni di contributi che sono pari a 780 settimane e concorrono a definire questo calcolo tutti i contributi anche quelli volontari, obbligatori, figurativi, da ricongiunzione e riscatto ed anche quelli versati all’estero. Vale a tal proposito la prima deroga Amato, che è relativa agli iscritti del fondo lavoratori dipendenti nelle gestioni speciali dei Lavoratori autonomi del INPS ex INPDAP ex Enpals ed ex ipost. Vale anche la seconda legge Amato che prevede la possibilità di poter andare in pensione con 15 anni di contributi per coloro che sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari, in una data anteriore al 31 dicembre 1992.
In questo caso, può essere soltanto l’autorizzazione ai versamenti, ma non è valida per gli iscritti al ex Ipost e ex INPDAP. Ci sarebbe anche la terza deroga Amato, che da la possibilità di potersi pensionare con 15 anni di contributi ai lavoratori dipendenti che risultino iscritti all’assicurazione generale obbligatoria oppure ad un fondo sostitutivo o sennò relativo. E’ importante che abbiano anche dei requisiti, quali 25 anni di anzianità assicurativa, 15 anni di contributi, avere lavorato almeno 10 anni lavorati in modo discontinuo e quindi per periodi inferiori a 52 settimane. Ci sono anche dei casi in cui è possibile accedere alla pensione soltanto con 5 anni di contributi e corrisponderebbe alla pensione di vecchiaia contributiva. Tuttavia anche in questo caso sono richiesti dei requisiti e nello specifico occorre avere maturato per l’anno 2018 almeno 70 anni e 7 mesi di età. Poi dal 2019 bisognerà avere almeno 71 anni.
Add comment