Si continua a parlare di pensioni e nello specifico di pensione anticipata e quota 100. Il dilemma è proprio quello di scegliere tra pensione anticipata e quota 100, ovvero questo è quanto si chiedono molti italiani che dopo le prossime decisioni del governo, riguardo il tema pensioni avranno uno sbocco in più per poter raggiungere la tanto desiderata pensione. La normativa vigente, almeno salvo ulteriori modifiche, continuerà ad essere valida ovviamente in aggiunta a quelle che sono le nuove disposizioni legislative. Si preannuncia una però delle nuove misure pensionistiche come ad esempio quota 100 che si andranno ad aggiungere alle misure già esistenti e che sono state prorogate per tutto il 2019. Quota 100, è quella misura che è stata fortemente voluta dal governo Conte composto da Lega e Movimento 5 Stelle ed è quella misura che darà la possibilità ai lavoratori di poter andare in pensione, avendo compiuto 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.
Vediamo quelle che sono le disposizioni vigenti e quindi quelle del momento. I lavoratori possono andare in pensione con quota 41, a condizione però di rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto bisogna essere lavoratori precoci e devono avere lavorato almeno 12 mesi effettivi anche non continuativi e aver maturato l’anzianità contributiva ritenuta necessaria al 31 dicembre 1995. Inoltre, devono comunque essere dei Lavoratori appartenenti ad Alcune categorie come lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro in seguito a licenziamento anche collettivo ed ancora dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che non percepiscono più almeno da tre mesi la prestazione di disoccupazione che a loro spettava.
Bisogna essere lavoratori dipendenti autonomi che al momento della richiesta si sono da circa 6 mesi il coniuge oppure qualsiasi altro tipo di parente di primo grado, convivente che abbia un handicap ed una situazione quindi di gravità ed ancora lavoratori dipendenti autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa che deve essere comunque stata accertata da commissioni competenti per il riconoscimento dell’invalidità civile che deve essere superiore o uguale al 74%.
Bisogna essere anche lavoratori dipendenti addetti a lavori usuranti o lavoratori che svolgono da almeno sei mesi una delle attività gravose in via continuativa. In tutti questi casi è possibile richiedere la pensione anticipata, usufruendo della Quota 41. Per poter accedere invece alla pensione anticipata occorrono soltanto per gli uomini avere maturato 42 anni e 10 mesi di contributi versati e questo valeva sia per il 2018 che per il prossimo anno, ovvero 2019 quando però la soglia sarà aumentata di 5 mesi per cui si potrà andare in pensione a 43 anni e 3 mesi di contributi versati.
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