Aveva 40 anni Luisa Turetta e fino all’ultimo ha lottato come una leonessa. Nella lotta contro il male ha messo tutta sé stessa. Per due anni ha tenuto testa alla malattia che subdola l’aveva attaccata, poi si è dovuta arrendere. Adesso sono tanti quelli che la piangono, che la ricordano e che non riescono a farse una ragione.
Luisa Turetta abitava a Monselice (Padova), in via Fratelli Cervi, con la famiglia. Il papà Roberto, da un anno in pensione, è molto noto nel settore dell’agricoltura, in tutta la provincia. È stato infatti un importante funzionario di Avepa, punto di riferimento per moltissimi agricoltori. Anche la mamma di Luisa, Maddalena Penon, insegnante di italiano alle superiori, è molto conosciuta nel territorio della Bassa Padovana. Luisa ha lasciato anche un fratello più giovane, Daniele.
Gli ultimi mesi sono stati i più duri, costretta al ricovero ma senza mai abbandonare il sorriso. Quel sorriso che gli amici ricordano sui social e che scrivono ‘ci mancherà da morire’. Dopo essersi diplomata al liceo scientifico e aver conseguito la laurea in Economia aziendale e manageriale alla Ca’ Foscari, Luisa Turetta aveva voluto anche approfondire la sua passione per le lingue.
Parlava infatti abilmente l’inglese e il tedesco, che aveva avuto modo di migliorare con corsi intensivi seguiti a Brema e Dresda. Aveva fatto anche un’esperienza formativa certificata dall’Università di Cambridge. Nel settembre del 2018 Luisa era stata assunta in Aspiag come assistente amministrativa, incarico ricoperto fino a un anno fa.
L’ultimo saluto a Luisa sarà dato nella chiesa del duomo di Monselice, la parrocchia che la quarantenne frequentava, lunedì alle 15.30. Nell’epigrafe di Luisa la famiglia ha voluto inserire un ringraziamento “allo Iov di Padova, all’hospice di Montagnana e a tutti quei medici e persone che in questi anni l’hanno assistita”.
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