Antonello Venditti il drammatico racconto dell’artista, tra i più amati del nostro paese. Stiamo parlando di uno dei cantautori più amati del nostro paese, che ha contribuito a scrivere la storia della musica italiana. E’ originario di Roma, la sua città natale ed alla quale è legato praticamente da sempre.
Antonello Venditti il drammatico racconto dell’artista
E’ nato a Roma nel 1949 e sin da piccolo ha dimostrato di avere una grande passione per la musica. Ha studiato pianoforte e poi ha conseguito il diploma presso il liceo classico. Poi ha intrapreso gli studi universitari e si è laureato in Giurisprudenza, specializzandosi in Filosofia del diritto. La sua carriera come cantautore e come artista non ha di certo bisogno di alcuna presentazione. Presente spesso in alcune trasmissioni televisive, sembra che Antonello abbia voluto raccontare alcuni aneddoti legati alla sua vita privata. Proprio lo scorso anno, il cantautore ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair, svelando un retroscena piuttosto doloro legato alla sua vita privata.
Il racconto del noto cantautore romano
“Pesavo quasi cento chili”, con queste parole l’artista avrebbe esordito. “Scaricavo nelle canzoni ciò che avevo dentro e la prospettiva del suicidio, invece di sembrarmi drammatica, mi pareva la soluzione del problema”, ha dichiarato Antonello Venditti. Sempre nel corso dell’intervista, poi l’artista abbia aggiunto “Da adolescente grasso, se parliamo di bullismo, non avevo niente da invidiare a nessuno. Ero tra quelli che sentivano le risatine al loro passaggio”. “Mi chiamavano “Cicciabomba”, pesavo quasi 100 chili”, ha aggiunto l’artista. Sembra che abbia influito sul suo peso anche la mamma.
Il riscatto di Antonello
Purtroppo, dalle parole dichiarate dal noto artista, si capisce bene che non ha avuto un buon rapporto con la donna che lo ha messo al mondo. “Sperava nei miei fallimenti, considerava le mie canzoni poco meno che spazzatura e a mio padre Vincenzo, convinta di non essere ascoltata, diceva di me: “Il ragazzo è cretino” , ha confessato Venditti. “Era talmente poca la stima che avevo di me che mi attaccavo all’unico vizio che mi era concesso: il cibo. Mangiavo tutto il giorno”, racconta Venditti. “Visto che nessuno mi fermava, lo feci io. Arrivato a 94 chili, ma forse anche a 98, dissi basta: “Ma non vedete che sono un baule?” disse il cantautore raccontando questo retroscena molto doloroso della sua vita. Antonello però ha preso in mano la sua vita ed è riuscito a costruirsi un grande futuro.
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