L’intento del governo Conte al momento è quello di ridurre le frizioni tra il nostro paese e l’Unione Europea e la strategia sembra essere piuttosto semplice, ovvero confrontarsi con i vertici delle istituzioni europee. Il dialogo è stato già avviato nelle scorse settimane e più nello specifico il 24 novembre, grazie ad un incontro avvenuto tra il Governo italiano e dunque il premier Conte ed il presidente della commissione europea Jean Claude Junker, con l’obiettivo di spiegare quella che sarebbe la logica della manovra scritta al momento dal governo. Durante questo incontro, il Premier ha cercato di spiegare al Presidente Ue o meglio di rassicurarlo circa la tenuta dei conti pubblici, concentrandosi più che altro sui numeri complessivi della manovra e su alcuni provvedimenti ed in particolar modo sul reddito di cittadinanza e pensioni Quota 100.
Nella giornata di oggi, mercoledì 12 dicembre ci sarebbe in programma un altro incontro tra i due, per tentare di scongiurare al massimo la sanzione da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia. Stando a quanto riferito dal premier Conte, il governo riuscirebbe dunque a risparmiare almeno una parte dei fondi che sono stati stanziati su due voci per il 2019 e quindi una parte dei 7 miliardi di euro, ovvero quelli precedentemente preventivati come costo totale delle misure previdenziali 9 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, si potrebbero spostare come risorse alla voce investimenti oppure si potrebbero utilizzare per diminuire una parte del 2,4% del deficit.
Rimane però da capire come sia possibile risparmiare in totale 4 miliardi di euro. A rispondere ci ha pensato lo stesso Conte, che ha spiegato come l’esecutivo sia in attesa di alcune relazioni tecniche che dovranno accompagnare necessariamente i provvedimenti attuativi di entrambe le misure ovvero quota 100 e reddito di cittadinanza. Un notevole aiuto però potrebbe arrivare dalle partenze posticipate delle misure ed infatti quota 100 che doveva partire già dal primo gennaio 2019, potrebbe slittare a un mese di aprile 2019.
Ricordiamo che quota 100 è una misura che da la possibilità ai lavoratori di poter andare in pensione anticipatamente, qualora però abbiano maturato 2 requisiti ovvero 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Per quanto riguarda invece il reddito di cittadinanza, vale sostanzialmente lo stesso discorso ovvero la partenza potrebbe essere prorogata al mese di aprile 2019. Per questa misura, il governo ha stanziato circa 9 miliardi di euro per tutto il 2019 e quindi circa 750 milioni di euro al mese e nel caso in cui dovesse partire ad aprile e non più il primo gennaio si potrebbe andare a risparmiare già parecchio.
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