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Mara venier chi è

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Mara Venier chi è la conduttrice di Domenica In? Stiamo parlando di una delle conduttrici più amate dagli italiani. E’ anche conosciuta come la Signora della domenica italiana e come la Zia nazionale. Ma cosa sappiamo della sua vita privata? Conosciamola meglio.



Mara Venier chi è la conduttrice di Domenica In

Mara Venier è una delle conduttrici più amate di tutti i tempi. Ha alle spalle una carriera davvero molto lunga e soprattutto fortunata fatta di tanti successi, di tanti momenti di gioia ma anche di tante difficoltà che purtroppo ha dovuto affrontare. È nata il 20 ottobre del 1950 a Venezia, sotto il segno della Bilancia. In realtà il suo vero nome è Mara Povoleri. Dopo la sua nascita si trasferì insieme alla sua famiglia a Mestre ed a soli 17 anni rimase incinta. Nel 1991 si sposò con Francesco Ferracini un aspirante attore e si trasferì insieme a lui a Roma dove poi Ha trascorso praticamente tutta la sua vita. Quando arrivò nella capitale era ancora molto giovane e soprattutto una ragazza madre, ma è stato grazie al suo talento e anche alla sua bellezza che è riuscita a fare strada nel mondo della televisione.

Carriera

La sua carriera è iniziata quando era ancora una ragazzina. Nel 1973 venne scelta da Sergio Capogna per il film intitolato Diario di ogni italiano. Successivamente prese parte alla serie TV di Dario Argento La porta sul buio e da quel momento è stato un successo dopo l’altro. Tra gli anni 80 e 90 comparve in molti lungometraggi. Nel 1998 disse addio al cinema per concentrarsi sulla conduzione televisiva, anche se poi negli anni successivi è stata protagonista di altri film come Paparazzi (1998), Torno a vivere da solo (2008) e Vacanze di Natale a Cortina (2011). Ad ogni modo, tutti le ricordiamo per essere la conduttrice di Domenica in per eccellenza avendo condotto ben 9 stagioni.

Vita privata

E’ ben noto a tutti quanti che Mara Venier ha avuto una vita sentimentale piuttosto turbolenta ed anche molto ricca. A quanto pare, si è sposata all’età di 17 anni per la prima volta quando era incinta della sua primogenita Elisabetta. Successivamente si è trasferita nella capitale divorziando da Francesco Ferracini. Dopo qualche tempo si è innamorata dell’attore Pierpaolo Capponi dal quale ha avuto poi il secondo figlio, Paolo. Nel 1984 ha sposato Jerry Calà a Las Vegas ma le nozze durarono soltanto 3 anni, molto probabilmente per via dei continui tradimenti da parte dell’attore. E’ a tutti noto che Mara ha avuto anche una lunga storia d’amore con Renzo Arbore, rimanendo incinta e perdendo purtroppo il bambino che portava in grembo. Oggi però Mara Venier è molto felice al fianco del suo Nicola Carraro produttore cinematografico. E’ nonna di una bellissima bambina di nome Giulia.

Con la sua inesauribile vitalità, Mara Venier riesce a tenere I compagnia agli italiani sul piccolo schermo anche adesso, nonostante l’emergenza sanitaria in corso. Lei sa scegliere sempre il tono giusto: umana nel partecipare ai problemi del momento, ma con il sorriso e una punta di ironia. «Io mi limito a essere me stessa, senza fare teatrini», spiega  la signora della domenica di Raiuno. «Confesso di avere anch’io cedimenti: per me e i miei cari la paura del contagio esiste, come pure il disagio per le tante restrizioni. Ma cerco di dar forza a me stessa e agli altri. Appena possibile. mi vaccinerò insieme a mio marito, sperando di uscire presto da questo incubo».

Oltre al successo in Tv, Mara ha una vita familiare serena. Sposata dal giugno del 2006 con Nicola Carraro (conosciuto nel 2000), ha due nipoti cui è legatissima: Giulio, 18 anni, figlio della primogenita Elisabetta, e Claudio, nato nel 2017. erede del secondogenito Paolo.

La Venier, che viene percepita dalla gente come «una di noi», racconta la sua quotidianità in questo periodo difficile, svelando le proprie fragilità. Ma affida alle pagine di un messaggio positivo perché, dice, «ce la dobbiamo fare». Intanto il pubblico, col timore di perdere un’amica insostituibile, si interroga sulle voci che girano secondo cui lei potrebbe presto lasciare la sua Domenica in. «lo vado dove mi porta il cuore» Mara, è proprio vero? «In realtà ci ho pensato, preoccupata che il lavoro sottraesse troppo tempo alla mia vita privata.

Ricordo anche il consiglio di Renzo Arbore, convinto che un personaggio debba uscire di scena all’apice della popolarità. Poi ho riflettuto su quanto mi mancherebbero il mio pubblico e i compagni di lavoro, che costituiscono per me una seconda famiglia, e ho fatto un passo indietro. Sinceramente non ho ancora deciso che cosa farò, ma non lascerò la televisione per il cinema. Questa voce è nata dalla mia amicizia col regista Ferzan Òzpetek che ammiro, ma col quale non ho progetti di lavoro.

E certo che in ogni mia scelta, come sempre, andrò dove mi porta il cuore». A proposito di cuore: non è che in questi tentennamenti c’entra suo marito, che ha appena compiuto 79 anni? E come va il matrimonio? «L’amore, la tenerezza e la complicità tra me e mio marito sono rimasti immutati nel tempo, tanto che risposerei Nicola, non potrei immaginare un compagno migliore di lui. È l’uomo della mia vita e questa consapevolezza è ancora più importante in quanto all’inizio non credevo che fossimo fatti l’uno per l’altra».

Come mai? «Lui, per il suo vissuto e per tradizione familiare, non mi sembrava adatto a una come me, fuori dagli schemi e a volte fin troppo esuberante. Per scoraggiarlo, mi autodefinii pure “stracciatola”, alludendo alla parentesi giovanile in cui vendevo abiti usati; ma Nicola è stato irremovibile e ha fatto  bene. Se siamo felici insieme è anche per le nostre diversità, che vivacizzano la nostra intesa. In questo periodo sono in ansia per lui: è un soggetto a rischio in quanto, all’inizio della pandemia, ha avuto una grave forma di polmonite. Il che però non gli ha impedito di volare da Santo Domingo, dove si trovava, a Roma postare con me, dandomi una grande prova d’amore».

E poi ci sono i suoi nipoti. «Con Giulio, al quale ho appena regalato un’utilitaria per il suo diciottesimo compleanno, ho un rapporto adulto: parliamo di tutto e ridiamo. Per quanto riguarda Claudietto è nato esattamente a quattro anni dalla scomparsa di mia madre, restituendomi la gioia di vivere dopo quella perdita devastante. Credo nell’immortalità dell’anima e sono convinta che mamma da lassù mi abbia voluto aiutare col dono di questo bambino. Con mia madre ho un continuo dialogo ideale, tanto che sto scrivendo un libro su di lei che è stata, è e sarà il centro della mia vita».

Lei che appare così “terrena” dà molta importanza alla spiritualità? «Certo, perché i due lati della mia personalità, come a dire il sacro e il profano, coesistono in armonia. In questo periodo così triste ho trovato conforto nella preghiera: entro spesso in una chiesetta in piazza San Pietro, dove andava sovente papa Wojtyla, per chiedere la protezione divina, ringraziando sempre per tutto quello che ho». «La crisi mi ha fatto riflettere sui valori» La pandemia ha cambiato il suo modo di vivere?

«La perdita di qualche amico caro e la partecipazione a cori che servono solo a creare negatività. Ho sempre dato senza chiedere e spesso sono stata ingannata e ferita. Ora, però, ho scoperto l’importanza del perdono, che considero una conquista dell’anima». Come fa a mantenere rapporti affettuosi con i suoi ex storici, da Jerry Cala a Renzo Arbore? «Avendo condiviso anni della mia vita con questi uomini, dopo la separazione ho creato tra me e loro una specie di “fratellanza”, un modo per salvare un sentimento, facendolo rivivere in forma diversa.

E mio marito Nicola è un uomo così intelligente e sicuro di sé da non essere geloso e da considerarli suoi amici». Tra i suoi tanti ospiti in Tv c’è stato pure Massimo Ranieri, e lei ha confessato di a-vere avuto un debole per lui: qual è la vera storia tra voi? «Massimo e io ci conoscemmo molto giovani e tra noi scattò un’attrazione reciproca che non si concretizzò, in quanto non eravamo liberi sentimentalmente. Che devo dire? Peccato perché Massimo mi piaceva proprio tanto!».

«Da ragazza pensai di farmi suora» Tra le sue confessioni quella che appare più incredibile è che voleva farsi suora… «Appena adolescente, rimasi molto colpita da una suora che m’insegnava catechismo e pensai di seguire le sue orme. Un progetto campato per aria visto che, dopo poco, rimasi incinta del mio primo marito. Aggiungo che, durante la gravidanza, presi pure una cotta per don Gino Trevisan, il prete che mi stava seguendo in quel percorso. Con questa confessione spero di aver chiarito che non sono una santa e nemmeno una suora mancata (ride, ndr)».
Mara, come fa a non perdere mai il gusto del gioco, persino in questo periodo? «La leggerezza fa parte del mio carattere: ma a sostenermi è l’amore, per i miei cari e per la vita».



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