Cagliari Sassuolo IN STREAMING GRATIS: COME VEDERLA
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In trincea e ritiro anticipato al giovedì. Il Cagliari prova a ricompattarsi dopo la serie infinita di sconfitte, con il patron Giulini che ha fatto sentire la sua presenza assistendo alla seduta di allenamento di metà settimana. Un modo come un altro per stare vicino alla squadra. «La società è sempre stata presente.- ha detto Di Francesco -. Non è dipeso però dalla classifica e dal momento che stiamo attraversando, ci confrontiamo tutti i giorni». Resta il fatto che il piatto piange. A memoria d’uomo mai i rossoblù avevano incamerato 6 sconfitte consecutive in campionato (7 se si considera la Coppa Italia), neanche nei periodi peggiori costellati da retrocessioni.
Ecco perchè, nonostante il credito fiduciario nei confronti di Di Francesco, il tecnico potrebbe rischiare di far saltare il banco se dovesse esserci un ennesimo passo falso. Tra l’altro contro una sua ex-squadra, quel Sassuolo che ora si ritrova con 16 punti in più rispetto al Cagliari, precipitato al terz’ultimo posto. «Non facciamo gol da tre giornate.- prosegue il tecnico -. Le motivazioni sono molteplici, anche se comunque creiamo le occasioni. Dobbiamo continuare nel nostro percorso dando maggior convinzione agli attaccanti». È tornato Deiola, che però può essere solo un valore aggiunto a quelle che sono le attuali icone nella zona nevralgica. Nandez è rientrato a Genova nello scorso turno, ha preso l’ennesimo giallo e contro il Sassuolo osserverà i compagni dalla tribuna. Ancora Di Francesco: «Sono orgoglioso della fiducia della società con il rinnovo ed è un attestato di stima. Mi responsabilizza. Ora mi auguro arrivino anche i risultati, ai quali siamo tutti inevitabilmente legati. Le difficoltà vanno superate, tutto è formativo se si vuol migliorare».
«Il Cagliari è una squadra forte allenata da un tecnico che stimo molto e che a Sassuolo conosciamo bene: ha fatto la storia di questa società. All’andata meritavamo qualcosa in più anche se abbiamo pareggiato solo alla fine della gara. Nell’arco di una stagione ci sono partite difficili, quella della Sardegna Arena è una delle più difficili, anche per il momento difficile che stanno attraversando loro. Di Francesco lo stimo molto, ha trascorso cinque anni qui e mi piacerebbe pareggiare le sue presenze con il Sassuolo e magari anche batterlo. Stiamo già parlando con la società, c’è un dialogo continuo tra di noi».
Roberto De Zerbi parla un po’ del futuro prossimo, la sfida di questo pomeriggio contro il Cagliari guidato dall’allenatore che ha portato il Sassuolo prima in serie A e poi in Europa, e un po’ di un futuro più lontano nel tempo, della fine di questa stagione e di un possibile rinnovo contrattuale con la società emiliana. Contro il Cagliari il tecnico neroverde non avrà a disposizione Berardi, finalmente sulla strada del recupero e dovrebbe rientrare tra i convocati domenica prossima, Bourabia che starà fuori a lungo, e Chiriches, che ha avuto un contatto con un positivo e dovrà stare in isolamento per qualche giorno. «La condizione sta migliorando – spiega ancora De Zerbi -, in particolare stanno meglio giocatori come Caputo e Djuricic. Aspettiamo Berardi e anche il pieno recupero di Boga, perché lui è uno che fa sentire il suo peso in campo. Davanti qualcosa abbiamo patito a causa degli infortuni. Quando vincevamo parlavamo di grandi giocatori che spostavano gli equilibri, ma quando questi atleti non sono in condizione è normale subire un poco».
L’allenatore neroverde stila anche un bilancio del girone d’andata, con il Sassuolo che ha girato la boa di metà stagione con 30 punti all’attivo e l’ottavo posto in graduatoria: «Se dovessimo fare un bilancio sommando anche il girone di ritorno della passata stagione dovremmo dire che i punti li abbiamo fatti, ma se guardiamo al potenziale della squadra penso che qualcosina in più potevamo fare. Il problema non sono i punti fatti, ma è avere la squadra al 100% come è successo nel periodo successivo al lockdown. Abbiamo perso 5 volte, contro squadre importanti: avremmo potuto fare di più, ma i conti vanno fatti quando la squadra è in buone condizioni, altrimenti tutto viene condizionato. Con la squadra al completo sicuramente avremmo conquistato più punti».
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