Si torna a parlare di pensioni d’oro e adesso sembra non esserci più certezza, visto che è arrivato l’emendamento dell’esecutivo alla manovra, riguardo il taglio proprio delle pensioni in oggetto. Stando a quanto riferito, tale emendamento verrà suddiviso in 25 diverse aliquote e si andrà da un minimo del 10% per gli assegni di importi compresi tra 90 Mila e €130000 lordi annui, ad un massimo del 20% sopra i €500.000. Questo emendamento verrà messo in votazione in commissione bilancio alla camera, salvo non ci siano ripensamenti. Ad essere eliminato sarà anche il taglio dell’indicizzazione all’inflazione. Non ci sarà alcun tipo di stretta invece sulle pensioni contributive, ma alcuni tagli riguarderanno soltanto alcuni trattamenti.
Volendo fare alcuni esempi, si partirà da una soglia minima di €90.000 lordi l’anno, tagli del 10% per gli assegni fino a €130..000 vanno dal 14% a tra i 130.000 e i 200 mila del 16% tra 200-350 mila del 18% fino a €500.000 ed il 20% secco oltre mezzo milione di euro lordi l’anno. Di Maio proprio nella mattinata di oggi, ha annunciato che dunque le pensioni d’oro saranno tagliate anche sopra i €4000, anche per coloro che non hanno versato i contributi a sufficienza perché l’obiettivo è quello di tagliare tutte le pensioni d’oro per poterle dare alle minime. Il provvedimento sembra essere già pronto e sarà il passo successivo dopo il taglio ai vitalizi.
È previsto anche un taglio per le pensioni che sono erogate dal Presidente della Repubblica, Camera, Senato e consulta. Tutti i risparmi ottenuti dal taglio alle pensioni d’oro, andranno a confluire in un fondo che sarà utilizzato per pagare le pensioni di cittadinanza. Sempre oggi, sabato 1 dicembre l’ufficio di presidenza della camera, dunque, così ha approvato la delibera di Roberto Fico per il taglio dei vitalizi agli ex deputati che saranno ricalcolati sulla base del metodo interamente contributivo.
Questa proposta ha avuto 11 voti favorevoli, provenienti dalla maggioranza tra cui il MoVimento 5 Stelle e Lega e due dalle opposizioni ovvero PD e Fratelli d’Italia. Luigi Di Maio, direttamente dalla piazza insieme al ministro Riccardo Fraccaro, ha festeggiato questo grande risultato tra palloncini e bottiglie di champagne, dichiarando “Adesso il Senato prenda esempio”. “Oggi è un giorno importantissimo per tutti i cittadini di questo Paese e, lasciatemelo dire con un po’ di orgoglio, anche per il MoVimento 5 Stelle. E’ un giorno di festa: finalmente vengono aboliti i vitalizi! Bye bye vitalizi!”, ha spiegato ancora il vicepremier.
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