Il due novembre il mondo dello spettacolo ha subito un lutto memorabile. La scomparsa dell’attore Gigi Proietti ha lasciato un vuoto immenso, tanto che molti dei suoi amici e colleghi gli hanno lasciato un emozionante pensiero ai suoi funerali. Tra questi anche Flavio Insinna che in collegamento con Alberto Matano a La Vita in diretta non ha potuto fare a meno di ricordare il suo maestro e mentore. L’amatissimo attore romano come tutti sappiamo è venuto a mancare da meno di una settimana proprio nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
Flavio Insinna in lacrime a La Vita in diretta
Flavio Insinna ospite nel salotto del collega a La Vita in diretta prima di raccontarsi ha voluto ricordare il grande maestro e collega Gigi Proietti. Per omaggiare nel suo studio il celebre attore, Alberto Matano ha mandato in onda alcune immagini che lo ritraggono insieme al conduttore. Un’emozione immensa segnata sul volto di i presenti. Infatti, Insinna non è riuscito a trattenere le lacrime e provato dalla grande perdita ha detto: “Il maestro Luigi Proietti è un genio, un genio vero!”. Il presentatore de l’Eredità ha continuato ancora a parlare del suo amico, affermando che soprattutto in momenti tristi come questi ‘abbiamo bisogno di grandi maestri’.
Il racconto del conduttore de L’Eredità
Flavio Insinna è senza dubbio uno dei conduttori più amati e seguiti in televisione. Alberto Matano, il 5 novembre ha voluto invitarlo, tramite collegamento, alla sua trasmissione, rivivendo un pò i momenti passati. Momenti di alti e bassi, come capitano a chiunque e come è successo allo stesso Insinna. Basta ricordare il servizio scioccante di Striscia la notizia che lo ha visto ‘imputato’ per alcuni atteggiamenti nei confronti dei concorrenti non proprio leali.
Dopo il commovente omaggio a Gigi Proietti, l’ex conduttore di Affari Tuoi, si è rivolto a Rita Dalla Chiesa ospite lo stesso giorno nel salotto di Matano. Flavio Insinna ha voluto raccontare alla collega, di quel giorno in cui apprese insieme a suo padre della morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, morto per mano della mafia a seguito di un’attentato nel 1982.
A tal proposito ha rivelato, un qualcosa che ha segnato per sempre la sua vita. In quegli anni il suo più grande sogno era quello di diventare un ufficiale dei Carabinieri ma quello che è successo l’ha segnato per sempre’, cambiando idea. Quando ascoltammo la notizia mio padre iniziò a parlarmi di quell’uomo tanto coraggioso, volevo fare l’ufficile poi non ce l’ho fatta. Quel ricordo mi ha segnato per sempre, ha concluso.
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