Stefano D’Orazio, il noto batterista dei Pooh nella serata di ieri ci ha purtroppo lasciati. La notizia è arrivata soltanto nella tarda serata di ieri ed ha colto davvero tutti quanti di sorpresa. Il mondo della musica ma in generale dello spettacolo si è unito al dolore della famiglia di Stefano, così come milioni di fan.
La notizia della sua morte è arrivata per mano del suo amico Bono Craxi, poi confermata da Roby Facchinetti su Facebook. “STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi…”, questo quanto pubblicato nella serata di ieri da Roby Facchinetti, suo grande amico e collega. Aveva settantadue anni, il batterista è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale da una settimana per Coronavirus. Ma chi era Stefano D’Orazio?
Stefano D’Orazio, è morto il noto batterista dei Pooh
E’ stato un batterista, autore ma anche cantante e gran parte della sua carriera è stata legata alla band dei Pooh. Uno dei brani più popolari del gruppo porta la sua firma. Stefano è nato a Roma il 12 settembre 1948 e sin da quando era molto giovane ha fatto ben capire che fosse un grande appassionato di batteria. E’ stato quando ha iniziato a frequentare il liceo che Stefano ha comprato una batteria di seconda mano ed ha iniziato a suonare, muovendo i primi passi nel panorama musicale romano grazie ai gruppi The Kings e The Sunshines.
L’esordio nel mondo della musica e dello spettacolo
Per evitare di gravare troppo sulle spese della sua famiglia, Stefano ad un certo punto ha deciso di intraprendere una nuova strada, facendo qualche piccola comparsa in qualche film a Cinecittà, passando così da una band all’altra. Così inizialmente Stefano ha fatto parte dei The Planets, poi è passato ai Pataxo e poi ancora ai The Others ed infine Il Punto. Si può dire che la vera svolta nella sua vita è arrivata nel 1971 quando Stefano è entrato a far parte dei Pooh, dopo che dal gruppo era uscito Valerio Negrini. “Mi era stato detto che Valerio Negrini abbandonò il gruppo perché era stanco di girovagare. In realtà non era in linea con il gruppo che stava diventando sempre più importante. Ero un po’ dubbioso, facevo underground, ero capellone, ma poi scoprii che ci davano davvero dentro”.
Legato ai Pooh fino alla fine
Sono state queste le parole dichiarate da Stefano, commentando proprio questo avvenimento molto importante. Stefano è rimasto legato ai Pooh fino al 2009, con oltre 50 milioni di dischi venduti. Ha lavorato anche come solista nella produzione di musical come Aladin, W Zorro, Cercasi cenerentola e Pinocchio.
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