G li attaccanti fanno sognare e dal Tardini si riparte con gli occhi puntatisu di loro che possono regalare gioie perfar partire col piede giusto la propria squadra. A Parma si aspetta la rinascita di Inglese. A Napoli dopo lo scioglimento del sangue di San Gennaro si attende un miracolo da Gennarino Gattuso, che per l’occasione punta sull’usato sicuro rappresentato da Mertens.
Per il momento Osimhen può attendere, anche se il suo esordio in corsa oggi non è manco quotabile. Inglese il riferimento Il numero sulla maglia è lo stesso delle stagioni precedenti: 45. E così Roberto Inglese intende dare un senso di continuità alla storia, mettendosi alle spalle gli infortuni del passato, il dolore, a volte addirittura la rassegnazione quando la gamba destra gli faceva un male terribile e non riusciva nemmeno a eseguire il più semplice degli esercizi.
Non si riparte da zero, dunque, ma esattamente da dove tutto era finito. Il Parma di oggi è diverso rispetto alla stagione precedente, e anche lui lo è, perché non si esce da un periodo buio senza subire cambiamenti, però la certezza è che la squadra ha ancora bisogno di lui, della sua forza, della sua destrezza, del suo coraggio. Fabio Liverani, come prima Roberto D’Aversa, ha individuato in Inglese quel terminale offensivo di cui tutte le squadre necessitano: magari gli saranno richiesti movimenti differenti, magari non si piazzerà più nel classico 4-3-3 ma in un più fantasioso e intrigante 4-3-1-2, però alla fine dei conti lui sarà il punto di riferimento, l’uomo che tutti cercheranno per illuminare il gioco.
Certo, non ha avuto molto tempo per studiare i desideri del nuovo allenatore, però quando ci sono disponibilità e voglia di sacrificio tutto diventa realizzabile. Il Napoli è un avversario tosto, una specie di montagna «fuori categoria», ma lui ha imparato che non esistono traguardi irraggiungibili. L’anno scorso il Parma, per acquistare il suo cartellino proprio dal Napoli, ha sborsato 22 milioni di euro e adesso Inglese intende ripagare tanta fiducia riposta nelle sue qualità, possibilmente con gli interessi.
Ciro non si tocca Il Napoli sta cedendo in maniera traumatica il suo “vecchio” centravanti, Milik, ne ha comprato altri due spendendo almeno 70 milioni – Osimhen e Petagna – ma alla fine gioca sempre Ciro Mertens, l’usato sicuro. Non si tratta di una bocciatura del mercato da parte del tecnico – altrimenti ve la vedete fisicamente con Gattuso, che comunque tiene tutti sulla corda -ma di una scelta ponderata dato il poco tempo per prepararsi. Come terminale del 4-3-3 il belga ha più intesa e confidenza con i compagni rispetto agli ultimi arrivati. Poi è probabile che in corsa – dipenderà anche da come si mette la gara – si possa passare al 4-2-3-1 con Mertens che andrebbe dietro Osimhen prima punta. Di sicuro Liverani – l’ultimo ad aver battuto al San Paolo il collega – ha meno alternative di Gattuso, che può contare anche sul messicano Lozano, oltre ovviamente a capitan Insigne e a Politano. Ma poi conterà la squadra e le capacità di realizzazione.
Parma – Napoli in streaming e in tv: ecco dove vederla
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Un regalo per la famiglia Krause, il nuovo azionista di maggioranza del club ducale. 11 Parma spera di partire col piede giusto, malgrado le rivoluzioni tecniche, tattiche e societarie che hanno caratterizzato le ultime settimane. «Il cambiamento ha bisogno di tempo, metteremo tutta la nostra passione» ha ribadito ieri il patron americano che due giorni fa ha rilevato il 90% delle azioni del club. «Siamo ancora in fase di costruzione in tutti i sensi e la cosa importante è vedere a che punto sia mo con questo match importante – ha aggiunto Liverani -. I ancora alcuni dubbi di formazione. La certezza è che Gervinho non ci sarà», l’àttaccante è infortunato ndc. In attacco Comeli us è favorito su Karamoh. Porte aperte al Tardini per mille tifosi.
QUI NAPOLI Si riparte da Parma e il Napoli è intenzionato a portare a casa subito tre punti. AGattuso mancherà Milik, non convocato perchè alle prese con un braccio di ferro con il club azzurro che non riesce a cederlo alla Roma. Al suo posto, però, non dovrebbe esserci dal primo minuto il nuovo acquisto Osimhen. Ci sarà tempo perla gazzella nigeriana costata 80 milioni, ma oggi Ringhio vuole puntare sul sicuro, con Mertens attaccante centrale e Insigne capitano che al Tardini staccherà il tagliando numero 350 con il Napoli. Sì, ma a destra?
Le indicazioni della settimana di lavoro a Castel-voltumo raccontano di un Lozano scatenato e pronto a prendersi il posto che fino a questo momento avrebbe dovuto essere di Politane. Per il messicano sarà la terza volta da titolare e la sua ultima risale proprio alla sfida che il Napoli perse a Parma il 22 luglio scorso. Un attacco rapido per gli azzurri, che a centrocampo dovrebbero schierare i soliti noti Fabian Ririz-Demme-Zielinski, in una linea che deve essere necessariamente a 3 fino a quando non arriverà in azzurro un rinforzo del calibro di Veretout. Altre due novità, rispetto allo schieramento della passata stagione, ci dovrebbero essere in difesa Perii ruolo di esterno sinistro Hysaj avrebbe vinto il ballottaggio con Mario Rui e tra i pali, come al solito, la scelta ricadrà su Ospina: Meret aspetterà il suo momento in panchina
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