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Mycoplasma genitalium sempre più resistente agli antibiotici: ecco chi colpisce



 

È uno dei più piccoli al mondo, ma potrebbe diventare il prossimo super-batterio resistente agli antibiotici, se non trattato correttamente. È il mycoplasma genitalium, che si trasmette per via sessuale, non sempre causa sintomi ma può provocare infiammazioni pelviche e agli organi riproduttivi, e infertilità in alcune donne.



A lanciare l’allarme è l’Associazione britannica per la salute sessuale e l’hiv, che ha pubblicato delle nuove linee guida su come individuare e trattare al meglio questo batterio, come segnala la Bbc. Questo batterio, che si pensa colpisca l’1-2% della popolazione, può facilmente sfuggire ai medici o essere scambiato per un’altra infezione a trasmissione sessuale, come la Chlamydia.

Mycoplasmas è specificato come i più piccoli organismi dissipati conosciuti, è fatto da una membrana esterna che consiste di tre livelli come pure da una mancanza totale di parete cellulare (che rende questi organismi insensibili alle droghe antimicrobiche del beta-lattame). Poichè determinate specie specificamente infettano il tratto genitale umano e possono anche pregiudicare i risultati di gravidanza, è importante riconoscere la loro importanza in patologia umana.

Ma malgrado le decadi dello studio, molte sfaccettature della biologia ed il significato clinico dei mycoplasmas genitali ancora completamente non sono capiti per una miriade delle ragioni. Alcuni di questi comprendono l’alta prevalenza di questi organismi in persone in buona salute, nella progettazione difficile degli studi iniziali, nell’omissione considerare gli aspetti multifattoriali di determinate circostanze materne e dei confounders possibili come pure nella estraneità con i loro fabbisogni alimentari fastidiosi e complessi.

Struttura della cella del Micoplasma. il batterio è l’agente causativo delle malattie sessualmente trasmesse, dei pneumoniae, della polmonite atipica e di altri disordini respiratori. inalterato da molti antibiotici. Credito di Immagine: Designua/Shutterstock

Biologia Cellulare e Classificazione

Il termine “micoplasma„ è usato spesso riferirsi a tutti i membri della classe Mollicutes, indipendentemente dal fatto se vero appartengono al genere Micoplasma. Sono considerati come eubacteria che si è evoluto dai predecessori del tipo di clostridio tramite il trattamento di eliminazione del gene.

La natura saprofita o parassitaria di questi organismi come pure la loro sensibilità all’ambiente ed alle loro domande fastidiose della crescita, è spiegata dal loro genoma minuscolo (cioè meno di 600 paia di kilobase per il più piccoli rappresentante, genitalium del Micoplasma) e dalle tendenze biosintetiche notevolmente limitate.

Rispetto all’aspetto rodlike affusolato dei pneumoniae del Micoplasma (che è un mollicute che provoca la polmonite atipica in esseri umani), i mycoplasmas genitali sono variati morfologicamente, essendo celle coccoid con un diametro approssimativo di 0,2 – 0,3 micrometri. dovuto la loro mancanza di pareti cellulari, possono mostrare spesso che le caratteristiche pleomorphic ed essi non possono essere macchiate da Colorazione di Gram.

Ancora, la microscopia leggera è inefficace per la loro rilevazione a causa della loro piccola massa delle cellule; invece, le colonie tipiche che si sviluppano sulle piastre di agar selettive necessitano l’esame nell’ambito di uno stereomicroscope per accertare delle loro funzionalità morfologiche.

Inoltre, la mancanza di cella rigida rende i mycoplasmas genitali osmoticamente fragili, quindi il mantenimento adeguato della stabilità osmotica è richiesto. L’Un’altra questione è che sono molto sensibili a dissecazione, che aggiunge significativamente all’esigenza della manipolazione appropriata degli esemplari clinici prima di perseguire l’isolamento culturale.

Un Intervallo delle Specie

Il tratto genitale rappresenta la questione principale di colonizzazione per sei specie distinte – urealyticum di Ureaplasmahominis del Micoplasmagenitalium del Micoplasmafermentans del Micoplasmapenetrans del Micoplasmaspermatophilum del Micoplasma e primatum del Micoplasma. I due posteriori sono considerati come non patogeni per gli esseri umani.

Sebbene i meccanismi possano essere differenti fra quelle specie, tutti i mycoplasmas genitali hanno la capacità di video lo spostamento antigenico, o vari l’espressione delle proteine immunogene sulla loro superficie delle cellule. Ciò è il loro modo di prevenzione della risposta immunitaria ospite e la ragione per la quale principale possono persistere per i mesi (e perfino gli anni) negli stessi host.

Ciascuna delle specie ha un profilo clinico in qualche modo differente. Il urealyticum di Ureaplasma e i hominis del Micoplasma sono indubbiamente il più significativo in termini di potenziale d’induzione in donne incinte ed in neonati, sebbene altre specie possano contribuire a tali circostanze in misura inferiore.

Il genitalium del Micoplasma inizialmente è stato individuato negli uomini con l’uretrite ed è stato stimato per accadere in fino a 20% degli uomini con l’uretrite ed in fino a 20% delle donne con l’uretrite o il cervicitis. I fermentans del Micoplasma sono diventato prominenti come agente opportunistico in persone con l’infezione (HIV) e la sindrome da immunodeficienza acquisita del virus dell’immunodeficienza umana (AIDS), ma egualmente è associato con le circostanze artritiche croniche.

La Comprensione del ruolo esatto dei mycoplasmas genitali nella malattia neonatale e perinatale come pure in altre circostanze sarà facilitata se più medici si sforzano di fare le diagnosi microbiologiche quando la loro presenza è sospettata ed i pazienti egualmente si avvantaggieranno quando l’eziologia di tali infezioni è stabilita per rendere la terapia appropriata.

I micoplasmi sono misteriosi microrganismi ancora poco studiati e poco conosciuti. I dottori Garth e Nancy Nicolson negli anni ’90 hanno dato un grandissimo contributo, con i loro studi, alla medicina ed hanno chiarito alcuni concetti basilari, anche se ancora oggi purtroppo siamo lontani dal comprendere completamente i subdoli legami fra micoplasmi e malattie. Questi microrganismi sono una via di mezzo fra virus e batteri: come i batteri si possono autoreplicare e come i virus sono parassiti intracellulari. Ce ne sono centinaia di specie, presenti negli insetti, negli animali e nelle piante, solo alcuni sono presenti negli esseri umani e solo alcuni portano a malattie. La scelta del nome “micoplasma” deriva dal fatto che essi hanno una forma simile ad un fungo e non hanno parete cellulare. La prima specie fu isolata da un bovino con artrite e pleuro-polmonite nel 1898 all’Istituto Pasteur; nell’essere umano fu isolato la prima volta nel 1939. Il dr. Garth Nicolson spiega che, una volta dentro le cellule, questi germi si nutrono di sostanze della cellula stessa, come il colesterolo, aminoacidi come l’arginina, fino a che non si arriva ad una sorta di “esaurimento” cellulare; è come se la cellula stessa esaurisse le proprie pile, le proprie energie. I micoplasmi possono anche alterare profondamente il funzionamento del sistema immunitario; essi penetrano all’interno di alcuni globuli bianchi, come i linfociti, per cui ottengono un duplice scopo: per prima cosa si liberano sostanze chimiche atte a modificare le nostre difese immunitarie, provocando infiammazioni croniche o malattie da immunosoppressione; in secondo luogo, poiché essi sono all’interno dei linfociti e si “rivestono” di sostanze delle nostre cellule (si mascherano), non vengono riconosciuti come invasori dal sistema immunitario stesso. In laboratorio, il dr. Nicolson ha osservato che infettando artificialmente alcune linee cellulari con micoplasmi, questi ultimi possono provocare alterazioni profonde degli acidi nucleici, come il Dna e producono la formazione di radicali liberi dell’ossigeno (di queste sostanze abbiamo già parlato nei numeri precedenti). Inoltre, i micoplasmi possono invadere i vasi sanguigni, causando infiammazioni vascolari e formazione di placche. Diversamente dai virus, essi possono crescere nei liquidi tissutali (sangue, liquido sinoviale articolare, liquido cefalo-rachidiano, ecc.) e all’interno di qualsiasi tessuto vivente senza distruggere le cellule. Vediamo adesso i più importanti micoplasmi patogeni per l’essere umano. Il più conosciuto è senz’altro il micoplasma pneumoniae, responsabile di alcune forme di polmonite, ma può causare anche sintomi extrapolmonari. Infatti, alcuni medici della Yale University hanno osservato che negli ultimi anni questi germi sono stati responsabili, sempre più di frequente, anche di alcuni casi di disturbi alla pelle, alle mucose, al sistema nervoso centrale, al cuore. Altre specie sono rappresentate dal micoplasma genitalium, fermentans, salivarium, hominis, incognitus, penetrans, pirum. Il settore della medicina biologica, negli ultimi anni, si è molto interessato a questo tipo di infezioni, poiché, come ognuno di noi può osservare, il secolo trascorso ha ottenuto il risultato di avere sconfitto alcune malattie batteriche gravi, ma abbiamo “guadagnato” un aumento impressionante di malattie virali, autoimmuni e degenerative di difficilissima possibilità terapeutica. Secondo i più importanti studiosi del settore, sembra sia piuttosto probabile che alcune di queste possano essere associate alle infezioni di cui stiamo parlando. Nel numero successivo, parleremo delle possibilità diagnostiche delle infezioni da micoplasmi, dello svariato numero di malattie ad esse associate e delle possibilità terapeutiche che la medicina ci offre sia in ambito chimico che in ambito naturale.



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