Harry e Meghan, è stata sua la decisione di lasciare la Corte



Tanto tuonò che non piovve. Il “libro scandalo” su Harry e Meghan Finding Freedom (“Cercando la libertà”), uscito pochi giorni prima di Ferragosto, che secondo i suoi autori doveva essere una bomba, in realtà si è rivelato un mortaretto, o poco più. Venderà sicuramente tantissime copie (sarà distribuito in Italia dal 27 agosto, con il titolo Harry e Meghan. Libertà), ma di certo non rivoluzionerà la storia d’Inghilterra, o quella della Casa reale inglese, e nemmeno segnerà più di tanto questo sfortunato 2020.



L’accusa che i critici (soprattutto inglesi, ovviamente) fanno al volume è che, nonostante sia stato ben precisato dagli autori, Omid Scobie e Carolyn Durand, che i due protagonisti non sono stati coinvolti nella stesura, e che da loro non è arrivato alcuno stimolo né alcuna approvazione, è palese che si faccia il “tifo” per loro, per il principe ribelle e l’attrice insofferente dei vincoli della Corte. Che hanno deciso di dare un taglio netto e di rifugiarsi in California, lasciando gli agi (e anche le responsabilità) che toccano agli appartenenti della famiglia reale inglese.

Tutto il libro è il racconto di come Meghan sia stata maltrattata dai paparazzi, “bullizzata” dai ufficiali di Palazzo, ferita dalla freddezza dai parenti, soprattutto di quella Kate che l’ha sempre trattata con alterigia e tenuta a distanza. Insomma, dicono i critici, non è che la storia romanzata di una Cenerentola e del suo principe. Non stupisce certo questa reazione degli inglesi. In patria, il principe di Sussex e la consorte sono giudicati poco meno che dei “traditori”.

Per i britannici purosangue, affezionati alla monarchia come a un irrinunciabile simbolo nazionale, Meghan è sempre apparsa come una bieca “tentatrice” che ha trascinato nella perdizione l’ingenuo Harry, e con le sua arti amatorie lo ha convinto a venir meno a i suoi doveri, ad abbandonare la nonna Elisabetta, il papà Carlo, il futuro re William, e a darsi alla vita sfrenata del ricco nullafacente. Un po’una replica, in piccolo, di Edoardo VIII, convinto da Wallis Simpson ad abbandonare il trono più prestigioso del mondo nell’imminenza di una guerra mondiale. Una visione caricaturale, ovviamente. E probabilmente sbagliata. Perché il libro Finding Freedom non sarà un capolavoro, ma almeno uno spunto importante lo offre.

Vale a dire, attesta che a volere la “Megxit” (così è stata chiamata la “fuga” dei duchi del Sussex dalla corte) è stato proprio Harry. E che lui ci pensava ben prima di conoscere la bella attrice. Ribelle, da sempre insofferente del suo ruolo scomodo di principe condannato a non diventare mai Re, affascinato dai viaggi (in particolare in Africa), si è sempre sentito a disagio a Buckingham Palace, e la moglie Meghan non ha fatto altro che dargli la spinta decisiva, il coraggio necessario per realizzare il distacco che aveva sempre sognato. E, questo il libro non lo dice, ma ci piace pensarlo, chi sa se in questa decisione radicale non ha pesato anche il ricordo della madre Diana.

Dileggiata da quella Corte che,dopo il divorzio da Carlo, ha fatto diffondere su di lei le più incredibili calunnie. Ignorata anche dopo  la sua morte per un’intera settimana (come testimonia il film The Queen), e ancora oggi ricordata con imbarazzo. Harry, tutti lo sanno, è quello che più somiglia a Diana per carattere: come lei tiene in vita molte iniziative benefiche, come lei ha sempre sentito il dovere di essere “qualcosa di più” di un principe. E più del fratello William, inamidato nel suo ruolo di futuro Re, percepisce la distanza profonda che c’è tra i riti di Casa reale, e la vita vera che si svolge al di fuori. Forse prova, in cuor suo, la stessa diffidenza e lo stesso rancore che nutrì per i Windsor sua madre Lady D.

Ed ecco quindi la decisione di andarsene, di cercare un destino diverso e lontano. Con l’aiuto di Meghan, certo, ma non per compiacere lei, solo per se stesso. E per la mamma. Stiamo romanzando? Forse, chi lo sa. Solo Harry conosce i veri motivi della rottura con la famiglia. E non li affiderà certo a un libro scritto da altri. Ma almeno, una cosa è chiara: nessuno l’ha “traviato”, la scelta è stata sua, e Meghan ha avuto solo il merito di essergli stata a fianco. E questo getta sulla coppia tutta un’altra luce. Più bella e più dolce.



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