La proposta dell’Europa sulle pensioni Quota 61: “Dovrebbe essere un diritto”



L’attenzione mediatica oggi si concentra sulla pensione Quota 61 per via delle riforme che potrebbero essere messe in atto da qui a breve. La proposta, questa volta, arriva dritta dall’Europa e in particolar modo dal Primo Ministro danese Frederiksen.



La proposta dell’Europa sulle pensioni Quota 61

Nel corso di questi mesi abbiamo avuto modo di leggere diverse notizie incentrate proprio sulla riforma delle pensioni sia in Italia che in altre nazioni dell’Europa, cercando di poter trovare una soluzione che permetta al contribuente di accedere alla Quota 61 nel momento in cui ottiene tutti i requisiti necessari per il completamento delle pratiche necessarie.

Come spiegato all’inizio del nostro articolo, ecco che la proposta sulla riforma delle pensioni arriva dalla Danimarca, e dal Primo Ministro Frederiksen: “I cittadini danesi si alzano la mattina e vanno a lavorare con acciacchi e dolori. Metteremo in atto un nuovo programma per quelli che sono stati sul posto di lavoro da più tempo che hanno pagato le tasse per tutta la vita professionale e hanno svolto alcuni dei lavori più duri e faticosi. Dovresti poter smettere di lavorare prima di essere esausto. La vita in pensione dovrebbe essere buona e in salute, il che significa avere diversi anni per passare il tempo a coltivare i propri interessi e stare con la propria famiglia. Dovrebbe essere un diritto”.

Pensione a 61 anni

Ebbene sì, nel mirino dell’attenzione mediatica ancora una volta troviamo la riforma delle pensioni che da qui a breve deve essere messa in atto anche in Italia. I lavori in corso nella nostra nazione sono slittati per via della pandemia da Coronavirus, dato che il Governo Conte aveva già dato il suo ‘ok’ ai sindacati per allestire il tavolo di lavoro e stabilire quali fossero le procedure da mettere in atto.

Al momento, dunque, è da chiarire cosa succederà per quanto riguarda la quota 100 delle pensioni che l’Opzione Donna, la cui procedura di accesso non è stata resa definitiva.

Rimandata la Quota 100?

La pandemia da Coronavirus, come abbiamo avuto modo di spiegare in diverse occasioni, ha fatto in modo che la ‘questione’ Quota 100 rimanesse in sospeso. L’accesso a questa modalità di pensionamento, dunque, sarebbe dovuta rimanere in attivo fino a dicembre 2021 ma, dato che ancora il tavolo tecnico non ha stabilito le procedure pe uno step successivo, ecco che dal Governo è stato stabilito come l’accesso alla Quota 100 rimesse in attivo fino al 2022, donando più tempo ai sindacati di raggiungere un accordo.



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