Con ogni probabilità, Quota 100 dovrebbe partire a dicembre e dunque in anticipo rispetto a quanto prima annunciato. Fino a pochi giorni fa, si era detto che Quota 100 sarebbe potuta arrivare con l’arrivo del nuovo anno. Ad ogni modo si aspetta l’ufficialità di questa misura, ma sembra proprio che quota 100 possa entrare in vigore a partire già dal mese di dicembre e verrebbe applicata soltanto nel caso in cui il lavoratore abbia maturato 38 anni di contributi e abbia compiuto 62 anni di età. Quota 100, Dunque, dovrebbe riguardare almeno 400.000 persone e dovrebbe costare all’incirca 7 miliardi di euro. Sono state individuate anche le finestre di uscita e si parla di 4 finestre una ogni tre mesi.
Il raggiungimento dei requisiti, secondo le ultime indiscrezioni, andrebbe inteso nell’immediato e più nello specifico sembra che i requisiti per poter andare in pensione anticipata con quota 100 a partire già dal prossimo anno, dovrebbero essere maturati entro il mese di dicembre 2018.
Questo significa che entro il prossimo 31 dicembre, sommando l’età contributiva con quella anagrafica, avrà 100 e nel frattempo avrà 38 anni di contributi e 62 anni compiuti potrà ritenersi di diritto beneficiario della misura quota 100 e quindi accedere alla pensione. A Differire saranno le finestre di uscita che saranno quattro per i lavoratori del settore pubblico, mentre per il settore privato la prima dovrebbe essere ad aprile 2019 e per gli statali il termine potrebbe essere giugno 2019 e di conseguenza andranno in pensione dal primo di luglio. Stando a quanto trapelato dagli uffici dei Ministeri coinvolti riguardo ai 38 anni di contributi previsti e richiesti, circa 3 potrebbero essere di contributi figurativi. Quota 100 è una delle novità della riforma pensioni previste dal disegno di legge di bilancio a che fare con il pensionamento anticipato, una condizione che si può ottenere attraverso alcuni requisiti anagrafici e contributivi, la cui somma deve sempre fare 100.
Negli ultimi giorni si parla tanto anche di pace fiscale per poter coprire eventuali buchi contributivi con dei vantaggi non indifferenti per il datore di lavoro e si parla anche di nuove possibilità per poter consentire a chi vorrà di poter riscattare gli anni della laurea. Secondo alcune indiscrezioni ,potrebbe anche essere la possibilità che il governo possa bloccare l’aumento dei requisiti pensionistici sulla base dell’ aspettativa di vita e in questo caso resterà di 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni 10 mesi per le donne per le pensioni anticipate. A restare inalterati saranno anche i tempi per le pensioni di vecchiaia dal 2019 fino al 2022, con un blocco fissato a 67 anni.
Tra le domande più frequenti per chi si appresta a lasciare la carriera lavorativa c’è come calcolare la propria pensione. Purtroppo ipotizzare la cifra non sembra essere così tanto semplice se si considera anche che la situazione varia da lavoratore a lavoratore. Tante volte sono cambiate le norme che hanno regolato l’accesso alla pensione e quindi nel 1995 in seguito alla Riforma Dini, si è passati da un sistema di calcolo retributivo ad un sistema di calcolo contributivo, mentre con la riforma Fornero dal 2019 si sono cambiate ancora tanti elementi. Per poter calcolare, comunque, l’importo della propria pensione online sono disponibili tutta una serie di simulatori. Tra i più comuni, citiamo Irpef.info, ovvero un calcolatore che permette di conoscere la data entro la quale si matura il diritto alla pensione e quella in cui sarà possibile effettivamente avere accesso. Sono compresi nei calcoli i vari parametri quali quelli relativi all’aspettativa di vita, che allontanano di fatto il termine per poter andare in pensione.
Ma come calcolare la pensione e chi può effettuare la simulazione?
Effettivamente la simulazione può essere effettuata da chiunque basterà soltanto inserire alcuni dati tra i quali i contributi totali accreditati e quelli effettivi, che sono espressi in settimane oppure in anni. Bisognerà inoltre inserire la natura del lavoro e anche la priorità del pensionamento. Una volta che verranno compilati tutti i campi ed inserito tutte le varie voci, sarà il Calcolatore ad effettuare appunto il calcolo e a comunicare la data entro la quale bisognerà maturare il diritto alla pensione.
Come effettuare il calcolo della pensione
Sempre online e più nello specifico sul sito dell’Inps si può trovare il modo per conoscere controllare anche l’ammontare dei contributi versati. Di conseguenza si potrà calcolare l’importo stimato della pensione a prescindere da quello che è l’andamento dell’inflazione. Si possono ipotizzare, dunque, delle possibilità differenti e creare anche delle simulazioni effettuando anche uno spostamento relativo alla data presunta del pensionamento. Attraverso il simulatore online dell’INPS si potrà anche calcolare l’importo mensile nonché la durata dell’Ape e la data di rimborso mensile che sarà decurtata direttamente dal l’importo della pensione. Ad ogni modo il sito dell’Inps dà anche la possibilità chi la volesse di conoscere in netto anticipo tutti i dettagli dell’Ape ovvero delle anticipo pensionistico che è stato introdotto nel 2017.
Come calcolare la pensione
Sono tanti i siti che danno la possibilità di calcolare la pensione. Ad esempio c ‘è il sito dell’Ingi, che nel caso dei giornalisti, da la possibilità a tutti gli iscritti di calcolare la propria pensione.
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