Bella lo è sempre, ma quando è serena – il che, ahinoi, non accade molto di frequente – le si addolciscono i lineamenti. E se ci mettiamo anche la nuova pettinatura, un taglio corto acconciato in un’onda morbida un po’ retro, Charlene di Monaco ricorda ancora più del solito Grace, la suocera che non ha mai conosciuto.
Non è la prima volta che la principessa gioca sulla somiglianza e paga tributo alla diva che, lasciata Hollywood per sposare Ranieri nel 1956, per anni incantò Montecarlo e scomparve tragicamente, alla madre che Alberto rimpiange con malinconia e i monegaschi (e non solo loro) non hanno ancora dimenticato: lo fa spesso con le mise delle grandi occasioni, con abiti che strizzano l’occhio all’eleganza dell’ex attrice; oppure, come in questo caso, affidandosi agli abili colpi di spazzola e phon del suo hair stylist di fiducia.
Eppure l’analogia tra le due donne, lo ella lo è sempre, ma quando è serena – il che, ahinoi, non accade molto di frequente – le si addolciscono i lineamenti. E se ci mettiamo anche la nuova pettinatura, un taglio corto acconciato in un’onda morbida un po’ retro, Charlene di Monaco ricorda ancora più del solito Grace, la suocera che non ha mai conosciuto.
Non è la prima volta che la principessa gioca sulla somiglianza e paga tributo alla diva che, lasciata Hollywood per sposare Ranieri nel 1956, per anni incantò Montecarlo e scomparve tragicamente, alla madre che Alberto rimpiange con malinconia e i monegaschi (e non solo loro) non hanno ancora dimenticato: lo fa spesso con le mise delle grandi occasioni, con abiti che strizzano l’occhio all’eleganza dell’ex attrice; oppure, come in questo caso, affidandosi agli abili colpi di spazzola e phon del suo hair stylist di fiducia.
Eppure l’analogia tra le due donne, lo alla 24 Ore virtuale di Le Mans, versione “da remoto” della storica gara (rimandata a settembre) che ogni anno appassiona gli amanti dei motori, alla quale la coppia ha partecipato sponsorizzando una Ferrari, con i colori del principato e della fondazione di Charlene, teleguidata dai campioni Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Tony Mella, più Felipe Massa in collegamento dal Brasile. Scopo: raccogliere fondi per la ricerca sul vaccino anti covid-19 e renderlo, una volta scoperto, accessibile a tutti, anche alle fasce più povere della popolazione.
Non stupisce l’impegno dei principi nella lotta alla pandemia, che d’altra parte ha colpito da vicino la famiglia. A marzo lo stesso Alberto era risultato positivo al virus: pur soffrendone in forma lieve e non avendo bisogno di cure ospedaliere, era stato costretto all’isolamento per due settimane, che aveva trascorso chiuso nei suoi appartamenti – senza mai smettere di lavorare – mentre la moglie e i gemelli si erano rifugiati nella residenza di campagna di Roc Agel.
Un’esperienza tosta, ma la lontananza forzata ha dato i suoi frutti, è stata utile per rivedere le priorità e ristabilire gli equilibri. Appena guarito, il principe si è precipitato a riabbracciare i suoi cari e non li ha più lasciati. Ultimamente trascorre con loro tutto il tempo che ha a disposizione, molto più del solito, si gode Jacques e Gabriella e senz’altro ha più attenzioni anche per la moglie. Che, difatti, appare più serena e distesa, in uno di quei periodi di “buona” dove i suoi proverbiali musi lunghi si diradano fin quasi a scomparire. Speriamo che duri. L’aria malinconica la renderà anche misteriosa, ma i sorrisi le donano senz’altro di più.
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