In questi mesi di pandemia da Coronavirus se ne sono dette di tutti i colori. Molti hanno lanciato l’allarme, tanti altri invece hanno provato a smentire che effettivamente ci fosse una minaccia invisibile pronta ad attaccarci.
Diverse teorie complottiste si sono susseguite in tutte queste settimane, smentite e poi ancora confermate, ma ciò che conta in fin dei conti è il numero di contagiati e morti registrati in tutto il territorio italiano. In queste ultime ore ecco essere arrivato un messaggio molto forte, diffuso dal direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano.
Il nuovo coronavirus “clinicamente non esiste più” ed a “terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità”. Sarebbero state queste le parole riferite da Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, che hanno letteralmente fatto il rabbrividire esperti e Task Force del governo. A pronunciarle effettivamente non è stato un ministro oppure un membro del comitato scientifico, quanto un medico che ha lavorato anche in prima linea in queste settimane di emergenza, a stretto contatto con i pazienti e che ha visto tanta gente morire per colpa del Covid-19.
Le parole del Dottor Alberto Zangrillo
“Clinicamente il nuovo coronavirus non esiste più. Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere per fine mese o inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più”. Sarebbero state queste le parole dichiarate dal medico. Come abbiamo già avuto modo di vedere, sembra che queste abbiano in un certo senso fatto rabbrividire gli esperti, primo tra tutti il Presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.
La replica degli esperti del governo
“Dichiaro assoluto sconcerto e grande sorpresa per le parole di Zangrillo”, avrebbe riferito Locatelli. “Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo. Basta guardare al numero di nuovi casi confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del virus. Da qui la necessità di “continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio superiore di Sanità. Sulla stessa scia anche il sottosegretario alla salute Sandra Zampa, la quale avrebbe dichiarato che ci si trova davanti ad “un messaggio sbagliato che rischia di confondere gli italiani”.
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