Grazie al Decreto rilancio sembra che il Governo abbia cancellato definitivamente le clausole di salvaguardia e quindi non sarebbe previsto alcun aumento dell’IVA sul prezzo dei carburanti. Questi ultimi mesi sono stati piuttosto difficili per tutti noi e anche per il governo che ha dovuto fronteggiare questa emergenza coronavirus che non si è rivelata soltanto un’emergenza sanitaria, ma anche economica. Da qualche giorno ormai il decreto rilancio è diventato realtà e dopo essere arrivata la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, finalmente il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.Tra i diversi punti contenuti all’interno di questo decreto ce ne sarebbe uno rivolto agli automobilisti.
Prezzo carburanti, tutte le novità contenute nel nuovo Decreto rilancio
Stando a quanto è emerso, sembra che il governo abbia deciso di rimuovere tutte le clausole di salvaguardia varate con la legge di bilancio del 2015 e confermate per altri 4 anni soltanto nel 2019. Queste sostanzialmente consistevano in un aumento del tutto automatico di tasse e imposte ben specifiche. Pare che queste clausole fossero state considerate una misura di prevenzione, nel caso in cui non si fosse riusciti a rispettare i vincoli di bilancio imposti dal governo. Adesso sono stati chiamati in causa la Camera dei Deputati e il Senato che dovranno approvare in modo definitivo questo decreto per farlo diventare legge. Ad ogni modo una volta che non è previsto alcun aumento dell’IVA ci si aspetta comunque altre novità sul prezzo dei carburanti. Benzina e diesel non subiranno quindi alcun aumento dei prezzi e non ci sarà un aumento automatico delle accise.
Il decreto rilancio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo una lunga gestazione che pare sia iniziata nel mese di marzo con lo scatenarsi della pandemia di coronavirus e protratto fino al 19 Maggio, nonostante comunque l’annuncio delle misure fosse stato fatto dal Presidente del Consiglio Conte nel corso della conferenza stampa dello scorso 13 Maggio quando Sergio Mattarella ha firmato il decreto.
Niente aumento dell’iva sul costo della benzina e del diesel
Come abbiamo già avuto modo di vedere, adesso spetterà a Camera e Senato prendere le loro decisioni affinché questo decreto possa diventare legge. Nel caso in cui Camera e Senato non dovessero cambiare le carte in tavola, sparirà quindi l’ipotesi di poter aumentare le imposte per rispettare i vincoli di bilancio. Fino a ieri erano previsti nello specifico questo tipo di incrementi ovvero l’aumento dell’aliquota Iva del 10%, che a partire dal 2021 sarebbe dovuta passare al 12%; l’aumento dell’aliquota Iva del 22%, che a partire dal 2021 sarebbe dovuta passare passerebbe al 25,2% e dal 2022 al 26,5%.
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