Tutti sono in attesa della fase 2 in questa emergenza da Coronavirus. Ma effettivamente cosa accadrà in questa seconda fase e soprattutto quando si verificherà? Secondo quanto riferito dagli esperti, sembra che questa catastrofica emergenza sanitaria comporterà una cancellazione del 6,7% delle ore lavorate a livello globale nel secondo trimestre, che equivale a 195 milioni di lavoratori a tempo pieno. Questo è il calcolo che è stato effettuato dall’Ilo, secondo cui circa 1,25 miliardi di lavoratori che al momento sono impiegati nei settori più colpiti dalla chiusura totale, vedono il proprio lavoro ed il proprio tenore di vita completamente minacciato da questa pandemia ed emergenza, che secondo l’Agenzia delle nazioni unite e la peggiore crisi dai tempi della Seconda guerra mondiale. Al momento sono più di 4 le persone su cinque a livello globale che sono interessate da questa chiusura totale o parziale delle proprie attività.
Ma quali sono i settori più a rischio ad oggi?
Sicuramente ad oggi più a rischio sono i settori degli alloggi, della ristorazione, delle Manifatture, della vendita al dettaglio e anche delle attività commerciali e amministrative. Secondo quanto riferito dal direttore generale dell’Ilo, Guy Ryder sembra che i lavoratori e le imprese si trovino davanti ad una vera e propria catastrofe non soltanto nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli in cui l’economia è piuttosto avanzata. “Dobbiamo muoverci velocemente, in modo deciso e congiunto”, ha dichiarato ancora Guy Ryder. La decisione di prendere in tempo delle misure efficaci potrebbe sicuramente fare la differenza ed evitare che le attività arrivino al collasso. Ciò che più ci si chiede in questi giorni è che cosa accadrà dopo le celebrazioni Pasquali, visto che è stato detto che subito dopo la santa Pasqua qualcosa sicuramente cambierà e molte attività potranno ritornare ad essere attive, Seppur con alcune limitazioni.
Coronavirus, fase 2: quali attività potranno riaprire?
E’ stata Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera a sottolineare come molto probabilmente subito dopo Pasqua ripartiranno alcuni settori del commercio e dell’imprenditoria, ovviamente questo nel caso in cui dovesse continuare a scendere il numero dei contagiati e dei ricoveri. Potrebbero quindi riaprire alcune imprese di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica così come alcune aziende meccaniche e qualche negozio che vende prodotti per il tempo libero oppure forniture per gli uffici.
È chiaro secondo quanto riferito ancora dalla Sarzanini, che potranno riaprire soltanto quelle attività che saranno in grado di garantire tutti gli standard di sicurezza. Anche in questa seconda fase però, dovremmo fare a meno dei barbieri, dei parrucchieri e anche dei centri estetici.Non si esclude però che queste attività potrebbero riaprire a maggio, garantendo però ovviamente tutte le giuste precauzioni e previa concessione di una autorizzazione specifica.
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