Coronavirus in Cina, studente italiano resta bloccato nella città devastata dalla pandemia



Questa è la storia di Lorenzo di Bernardino che sarebbe dovuto tornare in Italia fra qualche giorno ma purtroppo si trova bloccato nella città spettrale di Wuhan, la sua locazione è presso un Campus Universitario della città. Il ragazzo racconta che nelle ultime ore, la sua unica uscita è stata fatta solo per recarsi in un supermercato per fare scorta di cibo. Inoltre aggiunge, che questa località è quasi totalmente deserta, le poche persone che si incontrano per strada sono coperte dalla testa ai piedi.



Lorenzo di Bernardino è uno studente giornalista dell’Abruzzo che come abbiamo già detto, si trova bloccato prezzo la città di Wuhan, qui è proprio il punto dove è nato il focolaio del coronavirus, che ha provocato in pochi giorni la morte di Ben 25 persone. Lorenzo non è l’unico connazionale bloccato nella spettrale città, lui è solo il ventesimo di altri 19 che si trovano costretti al blocco di entrata e uscita deciso dalle autorità cinesi. Il giovane racconta all’Ansa che sarebbe dovuto rientrare in Italia nella giornata di lunedì, la sua permanenza presso la deserta città doveva essere di 6 mesi, ossia per un semestre di studio.

La situazione comunque resta piuttosto critica soprattutto a livello psicologico, Lorenzo di Bernardino cerca di confortarsi insieme ad altri suoi compagni e ovviamente presta molta attenzione nel prendere tutte le precauzioni sul caso. Le autorità cinesi si stanno adoperando 24 ore su 24, quindi il più possibile al fine di tenere controllata la situazione, prendendo le giuste precauzioni, si consiglia inoltre, ai cittadini appartenenti a questa località, di rimanere il più possibile coperti è al chiuso, Altra attenzione piuttosto importante è quella di operarsi a disinfettare le mani con determinati prodotti specifici.

C’è da aggiungere che si pensa che il protrarsi della malattia sia dovuto al fatto che alcune persone abbiano mangiato pipistrelli e serpenti. Comunque aggiungiamo col dire, che in Italia si stanno adoperando tutte le più importanti precauzioni possibili al fine di prevenire una vera e propria pandemia. I passeggeri che entrano in Italia, negli aeroporti sono sottoposti a scanner per vedere se hanno il virus dell’influenza. Anche gli addetti che visitano tali passeggeri, sono comunque muniti di tute speciali e mascherine affinché il contagio non avvenga a nessun cittadino italiano.



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