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Tragedia mentre mangia un panino in aereo, muore a 15 anni mentre andava in vacanza



Al via il processo sulla morte di Natasha Ednan-Laperouse, deceduta a 15 anni mentre era a bordo di un volo della British Airways per choc anafilattico: aveva mangiato un panino col sesamo, al quale era allergica, acquistato prima di imbarcarsi all’aeroporto di Heathrow in uno dei locali della catena Pret a Manger.



Ha mangiato un panino a bordo dell’aereo che avrebbe dovuto portarla in Francia, dove era diretta con la famiglia per trascorrere qualche giorno di vacanza.

Ma ha avuto una reazione allergica che non le ha lasciato scampo. E’ morta a soli 15 anni Natasha Ednan-Laperouse, originaria di Londra, da dove era partita su un volo della British Airways.

Mentre era in viaggio ha avuto fame e ha deciso di fare uno spuntino, che però conteneva del sesamo, a cui era allergica.

I fatti risalgono a due estati fa, ma in Gran Bretagna c’è grande attesa per l’inizio del processo sul suo decesso, previsto per domani, lunedì 24 settembre.

La ragazza aveva acquistato il panino prima di imbarcarsi presso uno dei negozi della linea Pret a Manger presenti nell’aeroporto di Heathrow.

Ma pare che sulla confezione in questione non fosse indicata la presenza del sesamo, nonostante sia obbligatoria per legge in tutta l’Unione europea.

Così, dopo aver dato qualche morso, l’adolescente si è sentita male ed è morta poche ore dopo nell’ospedale di Nizza per arresto cardiaco.

Natasha, figlia dell’imprenditore milionario Nadim Ednan-Laperouse, controllava sempre il cibo che comprava per verificare la presenza di allergeni, ma si ritiene che lo choc anafilattico sia stato provocato da semi di sesamo non presenti sulla crosta ma cotti all’interno del pane.

L’azienda, tuttavia, si è difesa affermando che quell’allergene non era indicato sulla confezione acquistata da Natasha perché la produzione dei loro panini avviene in loco e questo non li obbliga ad esplicitare la presenza di determinati elementi.

Nel corso del processo, che comincerà il 24 settembre, saranno ascoltati i familiari della vittima, il personale di bordo della British, il manager in servizio nella filiale di Pret a Manger e il capo della sicurezza della catena alimentare con sede nel Regno Unito.

Proprio l’azienda ha lasciato un commento sulla vicenda alla stampa locale: “Prendiamo le allergie alimentari e il modo in cui le informazioni sugli allergeni sono fornite ai nostri clienti seriamente, continueremo a fare tutto il possibile per assistere l’inchiesta”.



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