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Legge 104 2020, tutti i benefici: chi può richiederli?



Si sente sempre tanto parlare di legge 104 del 92 ma effettivamente in pochi sanno che cosa è e che cosa questa prevede.  Prima di parlare di legge 104 però è bene definire il concetto di handicap che è in qualche modo spiegato dalla legge stessa, all’articolo 3 comma 1.  Il legislatore ha voluto così fare riferimento al grado effettivo di partecipazione sociale della persona disabile sulla base di difficoltà soggettive, oggettive, culturali e sociali per poter definire il concetto di handicap.  Di conseguenza ne consegue che la persona con handicap è una persona handicappata che presenta una minorazione fisica, sensoriale, psichica, stabilizzata o progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.



Ad ogni modo i benefici della legge 104 sono rivolti ai disabili gravi,  genitori di figli disabili gravi o coniugi parenti e affini entro il secondo grado di familiari disabili gravi e parenti e affini entro il terzo grado solo quando i genitori o il coniuge della persona disabile grave hanno compiuto i 65 anni di età o soffrono di patologie invalidanti oppure siano piaciuti o mancanti. I benefici non spettano invece ai lavoratori a domicilio, ai lavoratori autonomi, ai lavoratori parasubordinati ai collaboratori domestici e familiari e ai lavoratori agricoli a tempo determinato a giornata.

Legge 104, le agevolazioni del 2020

Per il prossimo anno in realtà sono previste le stesse agevolazioni che la legge ha previsto fino al giorno d’oggi.  Si tratta perlopiù di agevolazioni fiscali. Ad ogni modo i lavoratori disabili gravi possono avere diritto a due tipi di benefici alternativi tra loro e dunque scegliere tra il riposo di 1-2 ore al giorno a seconda dell’orario lavorativo e tre giorni di permesso 104 retribuito al mese che si possono anche frazionare in ore. I genitori adottivi e affidatari invece hanno diritto a tre giorni di permessi retribuiti all’unità che anche in questo caso si possono frazionare ad ore oppure al prolungamento del congedo parentale con una indennità pari al 30% della retribuzione.  Ad ogni modo il tempo massimo di congedo parentale ordinario più di prolungamento non supera i 3 anni.  Sono anche previsti per i genitori 2 ore al giorno di permesso qualora la giornata lavorativa sia pari o superiore alle 6 ore di lavoro e di un’ora sei al di sotto di quella soglia oraria.

Come richiedere i permessi

La legge 104 può essere utile, quindi qualora ci siano i requisiti imposti dalla legge e dunque nel caso in cui si è un lavoratore dipendente anche part-time assicurato presso l’INPS Oppure se si ha una situazione di disabilità grave così come specificato dall’articolo 3 della legge 104/92 che deve essere comunque certificata da una commissione medica.  La persona disabile grave non deve essere sottoposta e a tempo pieno Al ricovero e quindi non deve risultare ricoverata presso un ospedale oppure una struttura ospedaliera sia pubblica che privata per tutte le 24 ore.



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