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Bonus 80 euro 2020 in busta paga, il Ministro Tria rassicura e annuncia aumento dell’importo



Sulla posizione del bonus da €80, è intervenuto nei giorni scorsi il ministro dell’economia Giovanni Tria, il quale ha rassicurato i beneficiari sul fatto che questo continuerà ad essere erogato e addirittura potrebbe anche subire un incremento. Ciò che preoccupa principalmente è se il progetto che porterà al via della flat Tax Nel 2020 posso avere delle conseguenze sull’erogazione del bonus da €80 per i lavoratori dipendenti sotto i €26.000. A questo interrogativo ha risposto proprio il ministro Tria, il quale ha rassicurato che non ci sarà alcuna perdita e nel caso in cui per una qualche ragione, dovessero venire coinvolti i beneficiari nella revisione del sistema fiscale con l’introduzione della Tassa piatta, questi sarebbero comunque coperti.



Sono state queste le dichiarazioni rilasciate dal ministro Tria ai microfoni della trasmissione Sky il confine. Questo bonus non verrebbe intaccato, ma al massimo potrebbe cambiare nome e potrebbe aumentare quindi passare da 80 a €90. “Nell’ambito di una riforma fiscale gli 80 euro vengono riassorbiti. Tecnicamente è stata una decisione sbagliata”, erano state queste le parole riferite dal ministro dell’economia soltanto due mesi fa nel corso del suo intervento alla trasmissione di Raitre Agorà, commentando l’introduzione del bonus di €80 mensili sotto forma di credito Irpef per i lavoratori dipendenti, con uno stipendio compreso tra gli 8 mila ed i 26.600 euro, all’epoca del governo Renzi.

Durante il mese di agosto, nel corso di un’intervista Al Sole 24 Ore, Tria aveva dichiarato che il bonus di €80 Crea delle complicazioni infinite e sempre nella stessa occasione, il ministro aveva sottolineato la necessità di garantire che nessuno possa perdersi nel passaggio dal vecchio al nuovo. Ricordiamo che i €80 mensili vengono percepiti soltanto nel caso in cui un dipendente abbia un reddito che non va a superare i €24600 annui. Al contrario se il reddito è superiore il bonus si va riducendo progressivamente finché non si azzera oltre i €26600.

C’è  una grande preoccupazione, dunque, per quanto riguarda il bonus da €80 visto che i 10 miliardi di copertura strutturale garantita negli anni precedenti per questo tipo di bonus, rappresentano una somma che il governo vorrebbe utilizzare e riconvertire al fine di ridurre la pressione fiscale su dipendenti e pensionati. In diverse occasioni la Lega sembra abbia dichiarato di volere trasformare questi €80 in una vera e propria detrazione e soprattutto di volerla fare valere ai fini contributivi visto che i €960 percepiti in busta paga, ad oggi non rientrano nel montante contributivo e quindi non hanno alcun tipo di esito positivo sulla futura pensione.



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