Ieri sera, davanti alla scalinata del Rettorato dell’Università di Messina, una folla composta da migliaia di persone ha partecipato a una fiaccolata in memoria di Sara Campanella, la ventiduenne tragicamente uccisa lunedì scorso da un collega di corso, il ventisettenne Stefano Argentino. La città dello Stretto si è stretta attorno alla famiglia della giovane vittima, mostrando solidarietà e dolore per una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità.
Secondo quanto riferito, oggi presso il Policlinico di Messina verrà effettuata l’autopsia sul corpo della ragazza, mentre i funerali si terranno lunedì nella chiesa di San Giovanni Battista a Misilmeri, il paese natale di Sara Campanella.
Alla fiaccolata di ieri sera erano presenti numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui rettori e sindaci, insieme ai familiari della giovane vittima. Tra la folla, visibilmente commossi, c’erano anche i genitori e il fratello di Sara Campanella. La madre, Cetty Zaccaria, ha voluto ringraziare i presenti con parole cariche di emozione, accompagnate da un lungo applauso della comunità riunita davanti al Rettorato.
— Ringrazio tutti gli studenti, dico grazie a nome di Sara a loro e a tutte le persone presenti che hanno dato la voce a lei stasera. Oggi la ricordate insieme a noi con questa fiaccolata, — ha dichiarato la donna.
Tra i partecipanti, molti erano giovani e colleghi di corso della studentessa. Uno striscione con la foto di Sara Campanella riportava una frase che la ragazza aveva scritto sui social: “Mi amo troppo per stare con chiunque”, accompagnata dal numero antiviolenza “1522”.
Una compagna di studi ha raccontato di aver conosciuto sia la vittima che il suo assassino:
— Sono una collega di studi di Sara e purtroppo anche del suo assassino. Lui era un tipo taciturno che non stava mai insieme a noi e non faceva capire nulla di quello che provava per Sara. Non faceva gruppo e si isolava. Lei era invece una ragazza stupenda e piena di vita, — ha detto.
Un’altra studentessa ha espresso il suo sgomento per quanto accaduto:
— Siamo sgomenti. Se ci fosse qualcosa per fare smettere questi comportamenti lo faremmo subito. Non riesco a capacitarmi perché una persona come Sara, con tanta voglia di vivere, sia morta così senza un motivo a 22 anni in modo così atroce, — ha aggiunto.
Anche il sindaco di Messina, Federico Basile, è intervenuto durante la fiaccolata, sottolineando l’importanza di affrontare temi legati al rispetto e alla prevenzione della violenza:
— Non ci sono parole per commentare quello che è successo a questa povera ragazza. Bisogna parlare e affrontare temi che sembrano scontati e invece non lo sono. Capire che il rispetto della persona deve essere più importante di tutto. Bisogna, come istituzioni, lavorare per sollecitare lo spirito di coesione sociale, — ha dichiarato. Il primo cittadino ha inoltre annunciato l’intenzione di creare un luogo simbolico a Messina per ricordare la giovane vittima.
Presente alla fiaccolata anche la presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni, che ha portato il sostegno degli atenei italiani:
— Sono qui per portare l’abbraccio di tutti gli atenei italiani. Ricordiamo a Sara ma anche Ilaria, la studentessa della Sapienza, e tutte le giovani vittime di femminicidio. Ilaria e Sara erano due ragazze stupende, bravissime nello studio e solari. Bisogna studiare questi fenomeni che provocano tragedie, bisogna essere capaci di comprendere i segnali prima che avvenga l’irreparabile, — ha affermato.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Sara Campanella aveva cercato di interrompere ogni rapporto con il collega che lunedì scorso l’ha accoltellata fuori dall’università. Familiari e amici hanno confermato che la ragazza non era interessata a lui e non ricambiava i sentimenti che il ventisettenne nutriva nei suoi confronti.
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