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Lucrezia Selassié condannata per stalking a Manuel Bortuzzo, tra minacce e persecuzioni: la storia che ha sconvolto tutti



Oggi, 3 aprile, il Gup di Roma ha emesso una sentenza di condanna per Lucrezia Hailé Selassié, infliggendole una pena di 1 anno e 8 mesi per stalking ai danni di Manuel Bortuzzo. La principessa etiope era accusata di aver perseguitato l’ex fidanzato, un noto nuotatore, per mesi, arrivando a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. La Procura, lo scorso marzo, aveva richiesto una condanna di 1 anno e 4 mesi nell’ambito di un processo svolto con rito abbreviato.



Secondo l’accusa, Selassié avrebbe messo in atto comportamenti persecutori nei confronti di Bortuzzo, inviando messaggi minatori e continui. Tra le frasi riportate ci sono minacce esplicite, come “se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”. La relazione tra i due era iniziata durante la partecipazione al Grande Fratello Vip, dove si erano conosciuti e innamorati di fronte a milioni di telespettatori. Tuttavia, la loro storia d’amore, che è proseguita per un breve periodo dopo il reality, si è conclusa rapidamente.

Dopo la rottura, Bortuzzo ha denunciato Selassié per atti persecutori, sostenendo di aver subito “uno stato d’ansia e di paura” a causa dei comportamenti della giovane, che lo hanno costretto a modificare le proprie abitudini quotidiane. I pubblici ministeri hanno descritto come la principessa abbia creato un “fondato timore per la sua incolumità”, portandolo a bloccarla e a sentirsi limitato nella sua libertà di movimento e nella possibilità di intraprendere nuove relazioni.

La storia tra Lucrezia Selassié e Manuel Bortuzzo è iniziata nel 2021, quando entrambi erano concorrenti del Grande Fratello Vip. Il loro rapporto è stato caratterizzato da alti e bassi, ma si è interrotto bruscamente a causa di comportamenti che Bortuzzo ha ritenuto inappropriati. Dopo la fine della loro storia, la principessa ha manifestato difficoltà ad accettare la rottura, arrivando a incolpare il padre di Bortuzzo di essere uno dei motivi della separazione.

La denuncia di stalking ha portato a un processo che ha messo in luce la complessità della situazione. Bortuzzo ha raccontato di aver subito minacce e pressioni da parte dell’ex fidanzata, il che ha sollevato interrogativi sulla salute mentale e sul benessere dei soggetti coinvolti. La decisione del Gup di Roma di condannare Selassié rappresenta una risposta legale a un caso che ha suscitato grande interesse mediatico e pubblico.

Durante il processo, è emerso che la principessa ha continuato a contattare Bortuzzo in modo insistente, nonostante la loro relazione fosse giunta al termine. I messaggi minatori e le minacce di morte hanno portato il nuotatore a sentirsi in pericolo, costringendolo a prendere misure per proteggere la propria incolumità. La sentenza di oggi sottolinea la gravità della situazione e l’importanza di affrontare seriamente il problema dello stalking, che colpisce molte persone in diverse situazioni.



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