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L’addio straziante del fidanzato di Sara Campanella: “Ti amerò per sempre, te l’ho promesso”



La tragica morte di Sara Campanella, una giovane di 22 anni uccisa a coltellate in strada a Messina, ha scosso profondamente la comunità e in particolare il suo fidanzato, Antonino, che vive a Palermo. Attraverso i social media, Antonino ha condiviso il suo immenso dolore e la sua determinazione a mantenere viva la memoria di Sara.



Su Instagram, Antonino ha scritto: “Amate come se fosse l’ultimo giorno e baciatevi come se fosse l’ultimo ma soprattutto VIVETEVI!! Stasera ti ho perso amore mio.. ma ti prometto che le promesse che ti ho fatto le manterrò fino alla fine, andrò avanti per te, porterò il tuo nome in alto… perché meriti giustizia dopo quello che ti hanno fatto, meriti di essere ricordata per ciò che sei stata… una ragazza educata, studiosa e gentile con tutti e soprattutto colei che mi ha aperto gli occhi. Ciao piccola mia! Ti amerò per sempre te l’ho promesso ricordi? TI AMO!”.

In un altro messaggio condiviso su Facebook, Antonino ha espresso il suo dolore in modo ancora più diretto: “Ciao amore mio! Tutto questo non doveva succedere… proprio a noi due no… non lo posso accettare, mi è stato tolto un pezzo del mio cuore… la mia bambina spero solo ti sia fatta giustizia per come si deve, in questo mondo sporco e pieno di assassini senza pietà, tu sei e sarai per sempre dentro di me! Ciao amore della mia vita… Ti porterò sempre dentro di me!”.

Intanto, il cugino di Sara, in un’intervista a Fanpage.it, ha voluto chiarire alcuni dettagli sulla sua vita e sulla dinamica della sua morte. Ha affermato che “chi ha ucciso Sara non era il suo ex (come era emerso subito dopo il fatto di cronaca). Lei con questa persona non ha mai avuto una relazione, non è mai stato il suo fidanzato. Bisogna rimarcare questo”. Secondo il cugino, Sara potrebbe aver vissuto una situazione di paura e disagio per diversi mesi, senza mai avere il coraggio di denunciare la situazione. “Non ha mai fatto trasparire nulla, neanche a noi in famiglia”, ha aggiunto.

Il presunto assassino di Sara Campanella è Stefano Argentino, un uomo di 27 anni che, secondo le prime indagini, l’avrebbe ossessionata per circa due anni, forse a causa di un amore non corrisposto. La Procura di Messina ha confermato che Stefano avrebbe pedinato Sara anche il giorno dell’omicidio. In un ultimo messaggio inviato alle sue amiche, Sara aveva scritto: “Dove siete? Il malato mi segue”, esprimendo la sua preoccupazione e chiedendo aiuto.

La dinamica dell’omicidio è ancora oggetto di indagine, ma sembra che Stefano Argentino abbia accoltellato Sara alla gola prima di fuggire. Dopo ore di ricerche, è stato fermato dai carabinieri e attualmente è accusato di omicidio. Le autorità stanno lavorando per ricostruire i dettagli dell’accaduto e sono attese ulteriori sviluppi, inclusi gli interrogatori di garanzia nei confronti del 27enne.

La morte di Sara ha suscitato un forte sentimento di indignazione e preoccupazione tra la popolazione locale, in particolare tra gli studenti. La comunità si interroga su come prevenire simili episodi di violenza e su quali misure possano essere adottate per garantire la sicurezza delle donne.

La vicenda di Sara Campanella non è solo un caso di cronaca, ma un richiamo alla responsabilità collettiva nel combattere la violenza di genere. La sua morte rappresenta una perdita incolmabile per coloro che la conoscevano e amavano, e ha messo in luce la necessità di affrontare con serietà il problema della sicurezza nelle città.



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