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Dramma Sara Campanella, parla il soccorritore: “Ho provato a fermare il sangue, la scena era terribile”



La tragica vicenda di Sara Campanella, una ragazza di 22 anni, si è consumata in piena strada a Messina, dove è stata colpita mortalmente da un coltellata alla gola. Nonostante i tempestivi soccorsi, la giovane è deceduta poco dopo il suo arrivo al Policlinico della città. La notizia ha scosso profondamente la comunità e ha sollevato preoccupazioni tra gli studenti, in particolare le ragazze, per la crescente insicurezza.



Un testimone chiave di questo drammatico episodio è Riccardo Quattrocchi, uno studente universitario di Infermieristica, che si trovava nei pressi del luogo dell’accaduto. In un’intervista rilasciata a Gazzetta del Sud, Riccardo ha descritto quei momenti concitati: “Uscivo dall’ospedale dove facevo il tirocinio nel reparto di Medicina interna e ho visto una scena con qualcuno per terra: mi sembrava ci fosse stato un incidente stradale”. Avvicinandosi, ha scoperto che si trattava di una ragazza a terra e ha subito chiesto aiuto ad altri passanti per poterla girare e metterla in posizione di sicurezza con le gambe alzate, per prevenire lo shock.

Il giovane ha poi raccontato il drammatico stato della vittima: “Cercavamo le ferite e abbiamo visto che a livello del collo aveva un taglio profondo. Mi hanno prestato una maglietta per tamponare la ferita. A terra c’era un lago di sangue”. Riccardo ha notato il polso di Sara: “Era debole, ma c’era. Purtroppo perdeva molto sangue e respirava a stento”. L’ambulanza è arrivata rapidamente, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare.

Il presunto autore dell’omicidio è Stefano Argentino, un ragazzo di 27 anni, che secondo le indagini preliminari della Procura e dei carabinieri di Messina, era ossessionato da Sara da circa due anni. Il procuratore capo Antonio D’Amato ha confermato che Stefano avrebbe pedinato la ragazza anche il giorno dell’omicidio. In un ultimo messaggio inviato alle amiche, Sara aveva scritto: “Dove siete? Il malato mi segue”, evidenziando la sua paura nei confronti del giovane.

La dinamica dell’evento è ancora oggetto di indagine, ma sembra che Stefano Argentino abbia accoltellato Sara alla gola prima di fuggire. Dopo alcune ore di ricerche, è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio. Le autorità hanno avviato un’inchiesta approfondita per chiarire i dettagli di questo tragico evento.



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