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Ritrovata senza vita una donna a Chignolo Po, la vicina racconta: “La figlia mi ha avvisata, mi ha detto che è stato lui a ucciderla”



La tragica scoperta di una donna di 56 anni, Sabrina Baldini Paleni, è avvenuta questa mattina a Chignolo Po, un comune in provincia di Pavia con una popolazione di circa quattromila abitanti. La vittima è stata trovata nel suo appartamento, e secondo le prime informazioni, la causa della morte sarebbe stata lo strangolamento. La situazione è emersa quando la figlia di Sabrina ha contattato una vicina di casa per sapere della madre, che non era andata al lavoro.



La vicina ha riferito: “Stamattina mi ha chiamato la figlia, voleva sapere dove fosse sua mamma perché non era al lavoro. Io purtroppo ero via, non lo sapevo, ma ho subito pensato che fosse strano. Lei viveva per il lavoro.” La preoccupazione della figlia ha spinto la vicina a riflettere sul possibile pericolo, e ha continuato: “Mi ha detto che ha subito pensato al peggio. ‘Lui le avrà fatto del male’, mi ha detto riferendosi al compagno.”

Dopo la telefonata, la figlia di Sabrina è arrivata con i carabinieri, temendo di trovarlo in casa. “Hanno aperto e hanno trovato la mamma strangolata per terra,” ha raccontato la vicina. “Mi ha chiamato di nuovo, un’ora e mezza dopo, e mi ha detto: ‘L’ha uccisa lui.’” La vicina ha notato che la macchina del compagno era ancora presente quando è uscita di casa intorno alle 7:30 del mattino, ma al suo ritorno, circa un’ora dopo, non c’era più traccia di lui, suggerendo che potesse essere fuggito.

Le forze dell’ordine stanno attualmente eseguendo rilievi per chiarire la dinamica dell’accaduto. Gli investigatori hanno rintracciato il compagno di Sabrina a Pandino, in provincia di Cremona, dove è rimasto irreperibile per diverse ore. La sua posizione è ora sotto esame da parte delle autorità.

La vicina ha descritto il compagno di Sabrina in termini negativi, affermando: “Lui era una brutta persona, cattiva. Qui ha litigato con tutti e per qualsiasi cosa.” Ha aggiunto che Sabrina era una persona buona, ma che viveva in una situazione di isolamento e sottomissione. “Era legata a quest’uomo che la teneva lì, isolata dal resto del mondo, sempre in casa, da soli. Non avevano amici, non andavano da nessuna parte.”

La vicina ha anche raccontato di episodi di violenza verbale che aveva osservato nel corso degli anni. “Lei mi ha sempre detto che lo avrebbe lasciato. Lo ha detto per dieci anni, il tempo che la conosco. Ogni volta che litigavano – e lo facevano spesso – diceva che lo avrebbe lasciato, ma poi, immancabilmente, non lo faceva mai.” Sabrina desiderava una vita diversa, ma si sentiva intrappolata. “Voleva uscire, andare a cena fuori per una pizza, vedere persone, eppure tutto ciò che le era concesso era poter curare gli animali che avevano in casa, dei pappagalli. La sua vita era ridotta a questo e lei si lamentava.”

Recentemente, la figlia di Sabrina aveva informato la vicina che la madre si era decisa a lasciare il compagno. “Domenica scorsa sono usciti tutti insieme per il suo compleanno. In quell’occasione hanno litigato perché lui le aveva detto che voleva vendere la casa e andare a vivere lontano. Lei però voleva rimanere qui per stare vicino alla figlia, che, tra l’altro, si sposerà a giugno di quest’anno.” La vicina ha ricordato che Sabrina era entusiasta di mostrare il suo abito da sposa, testimoniando la sua felicità nei giorni precedenti la tragedia.



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