Matteo Salvini prosciolto, Richard Gere: “Ignorare il dolore altrui è un fallimento per l’umanità”



L’attore americano ha commentato l’assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms, sottolineando l’importanza dell’empatia verso i rifugiati, pur non conoscendo i dettagli del processo.



Richard Gere: “Se non ci specchiamo nella sofferenza degli altri, falliamo come umanità”

In un’intervista a La Stampa, Richard Gere ha espresso il suo pensiero riguardo all’assoluzione di Matteo Salvini nel caso Open Arms, sebbene abbia precisato di non essere informato sui dettagli del procedimento giudiziario. L’attore, noto per il suo impegno umanitario, si era recato nel 2019 a bordo della nave Open Arms, ancorata al largo di Lampedusa, per incontrare i migranti e offrire supporto morale.

Commentando l’esperienza, Gere ha dichiarato: “Quando sali su un’imbarcazione come quella, cosa che ho fatto in quell’occasione e poi anche in altre, vedi le stesse cose che, in questi anni, abbiamo visto in tanti luoghi del pianeta: India, Honduras, Bangladesh, Africa e anche in America. Gente che cerca una casa, un posto dove vivere, un riparo.”

L’attore ha poi aggiunto una riflessione sull’umanità: “In un certo senso siamo tutti rifugiati e, anche se non conosco i dettagli di questo caso giudiziario, penso che, se non riusciamo a specchiarci nelle sofferenze dei nostri fratelli, vuol dire che, come razza umana, abbiamo fallito.”

Le parole di Richard Gere risuonano come un invito a non perdere di vista il valore dell’empatia, che, secondo lui, rappresenta un elemento cruciale per il progresso della società.

Richard Gere critica il ritorno di Donald Trump: “Un governo per i miliardari”

L’attore si è espresso anche sulla possibilità che Donald Trump venga rieletto come Presidente degli Stati Uniti, esprimendo forte preoccupazione per la direzione politica del Paese. Durante l’intervista, ha evidenziato il rischio che un’amministrazione Trump si concentri esclusivamente sugli interessi dei più ricchi, a scapito della maggioranza della popolazione.

“Trovo davvero molto inquietante il fatto che, del governo Trump, facciano parte due tra le persone più ricche dell’intero pianeta e che esse abbiano, quindi, la facoltà di esercitare il loro potere,” ha dichiarato Gere. Ha poi proseguito: “Il fatto che siedano nell’ufficio presidenziale è per me molto allarmante. Nella Costituzione americana ricorre più volte la formula ‘noi, il popolo’, non certo ‘noi, i miliardari’.”

L’attore ha sottolineato l’importanza di non dimenticare il popolo americano autentico, composto da persone comuni, spesso in difficoltà economiche. “Dimenticare il popolo americano, quello vero, che non è certo fatto da super-milionari, è la cosa che più mi spaventa, quella che veramente fa tremare se pensiamo alle nostre sorti future. In America, ma anche in tante altre nazioni,” ha concluso.

Open Arms: Un caso simbolico nel dibattito sui diritti umani

Il caso Open Arms, al centro delle polemiche, rappresenta un punto focale nel dibattito sui diritti umani e sulle politiche migratorie. Nel 2019, la nave della ONG spagnola rimase bloccata per diversi giorni al largo di Lampedusa, impedita a sbarcare i migranti soccorsi nel Mediterraneo a causa del veto imposto dall’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini. La decisione di Salvini fu oggetto di accese critiche, tra cui quella di Richard Gere, che definì l’atto di impedire lo sbarco come “un crimine contro l’umanità”.

L’assoluzione di Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona, è stata accolta con reazioni contrastanti. Da un lato, i sostenitori dell’ex ministro hanno parlato di una vittoria della politica della fermezza; dall’altro, gli attivisti per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il messaggio trasmesso da tale decisione.

L’intervento di Richard Gere nel 2019, con la consegna di aiuti e la sua presenza sulla nave, rimane un simbolo di solidarietà verso i rifugiati. Le sue recenti dichiarazioni sottolineano ancora una volta l’importanza di affrontare la questione migratoria con umanità e responsabilità.

Le parole di Richard Gere, sia sull’assoluzione di Matteo Salvini sia sulla politica americana, riflettono una visione critica verso quelle che considera derive egoistiche della politica globale. L’attore, con il suo impegno pubblico, continua a essere una voce a sostegno di una società più inclusiva e attenta ai bisogni dei più deboli.



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