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Pilota statunitense perde la vita in un incidente aereo mentre portava in salvo dei cani: «È morto facendo ciò che amava»



La tragica vicenda ha attirato l’attenzione dei media statunitensi, che hanno dedicato ampio spazio alla morte di Seuk Kim, pilota di 49 anni. L’uomo stava pilotando il suo aereo da Maryland ad Albany quando, per cause ancora da accertare, il velivolo è precipitato nei pressi di Windham. A bordo con lui c’erano tre cani che stava trasportando per conto di un’organizzazione no profit impegnata nel salvataggio di animali provenienti da rifugi sovraffollati.



Kim collaborava con il programma “Pilots N Paws”, un’iniziativa che coinvolge piloti volontari nel trasferimento di animali da rifugi dove il rischio di soppressione è elevato verso strutture in cui hanno maggiori possibilità di essere adottati. L’associazione “Forever Changed Animal Rescue”, attraverso i propri canali social, ha confermato che il pilota faceva parte del progetto e che la sua dedizione aveva contribuito a salvare numerosi animali in difficoltà.

Al momento dell’incidente, Kim era in compagnia di tre cani. Purtroppo, uno degli animali è deceduto insieme a lui, mentre gli altri due sono sopravvissuti. Uno dei superstiti è un cucciolo di Labrador chiamato Whiskey, che ha riportato fratture, mentre l’altro è Pluto, un incrocio di Yorkshire Terrier di 18 mesi che ha subito solo lievi ferite. La notizia del recupero dei due cani è stata condivisa anche dall’ufficio dello sceriffo della contea, che ha pubblicato le immagini dei soccorsi sui propri canali ufficiali.

La morte di Seuk Kim ha suscitato un grande cordoglio, non solo tra coloro che lo conoscevano personalmente, ma anche nella comunità più ampia degli amanti degli animali e dei volontari impegnati nelle attività di salvataggio. Maggie Pryor, direttrice del rifugio per animali della contea di Schoharie, ha dichiarato: «Nel corso degli anni, Seuk ha contribuito a salvare la vita di centinaia di animali che altrimenti sarebbero stati soppressi a causa del sovraffollamento nei rifugi per animali».

Per Leah, la figlia sedicenne del pilota, la perdita del padre è stata devastante, ma ha trovato conforto nel fatto che lui sia morto facendo ciò che amava. In un’intervista alla stampa locale, la giovane ha raccontato: «È morto facendo ciò che amava, ovvero salvare gli animali». Ha inoltre sottolineato come il padre avesse dedicato gli ultimi anni della sua vita a questa missione altruistica.



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