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Speleologa intrappolata nella grotta di Bueno Fonteno, distante 4 ore dall’uscita: soccorsi operativi



Una speleologa è rimasta intrappolata all’interno dell’abisso Bueno Fonteno, situato sulla costa bergamasca del lago d’Iseo, dal pomeriggio di sabato 14 dicembre. Secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo, la donna si troverebbe a circa quattro ore di distanza dall’uscita della grotta, in una zona difficile da raggiungere composta da cunicoli e gallerie sotterranee. L’allarme è stato dato da alcuni membri del gruppo che sono riusciti a risalire in superficie e a contattare i soccorsi.



La chiamata alla centrale operativa dell’Agenzia regionale emergenza urgenza è partita poco dopo le 22 di sabato sera. Due dei partecipanti alla spedizione, appartenenti all’associazione bergamasca Progetto Sebino, hanno percorso per quattro ore il tragitto verso l’uscita per poter allertare il numero unico per le emergenze. Sul luogo sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco provenienti da Lovere e Bergamo, i tecnici del Soccorso alpino e speleologico della stazione della Media Valle Seriana e i carabinieri di Clusone. Al supporto si sono aggiunte anche squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) provenienti da diverse regioni italiane, tra cui Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Secondo le prime ricostruzioni, sembra che durante l’esplorazione uno degli speleologi abbia avuto un incidente nei cunicoli dell’abisso, che avrebbe coinvolto la donna rimasta intrappolata. Si ipotizza che possa essere caduta riportando delle ferite che le impedirebbero di affrontare il lungo percorso di ritorno verso l’uscita della grotta. Al momento, le operazioni di recupero sono ancora in corso e si stanno rivelando particolarmente complesse a causa della morfologia del luogo e delle condizioni della persona coinvolta.

Un portavoce del Soccorso alpino ha dichiarato: “Stiamo lavorando senza sosta per raggiungere la speleologa e garantirle tutto il supporto necessario. La priorità è accertare le sue condizioni di salute e pianificare un recupero sicuro sia per lei che per i soccorritori.” La situazione richiede grande attenzione e coordinamento tra le diverse squadre presenti sul posto.

L’abisso Bueno Fonteno è un sistema carsico noto agli appassionati di speleologia per la sua complessità e bellezza, ma anche per le difficoltà tecniche che presenta. Conosciuto per i suoi cunicoli stretti e le gallerie tortuose, rappresenta una sfida anche per gli speleologi più esperti. L’associazione Progetto Sebino, organizzatrice della spedizione, è attiva nella zona da anni e si occupa di esplorazioni e studi sul territorio carsico del lago d’Iseo.

Il gruppo coinvolto nell’incidente era composto da otto volontari, tutti esperti appassionati di speleologia. Due di loro, dopo essersi accorti dell’incidente, hanno deciso di risalire per cercare aiuto. Il loro intervento tempestivo ha permesso di attivare rapidamente la macchina dei soccorsi, che si è messa in moto nel corso della notte tra sabato e domenica.

Le squadre di soccorso stanno utilizzando attrezzature specializzate per affrontare i cunicoli stretti e le gallerie profonde dell’abisso. La priorità rimane quella di raggiungere la donna in sicurezza, valutare il suo stato di salute e stabilire il modo migliore per riportarla in superficie. Nonostante le difficoltà logistiche, i soccorritori stanno procedendo con determinazione.

Un esperto del Cnsas ha spiegato: “Ogni operazione di recupero in un ambiente sotterraneo richiede una pianificazione meticolosa. È fondamentale garantire la sicurezza non solo della persona da salvare ma anche dei membri delle squadre di soccorso.”

Le operazioni sono complicate non solo dalla conformazione del luogo ma anche dalle condizioni climatiche esterne, che possono influire sulla durata e sulla difficoltà dell’intervento. Gli speleologi coinvolti nella missione hanno confermato che la donna era ben equipaggiata al momento dell’incidente, ma non si esclude che la caduta possa aver compromesso parte dell’attrezzatura.

Un residente della zona, che conosce bene le grotte di Bueno Fonteno, ha commentato: “Questi luoghi sono affascinanti ma anche molto pericolosi. Non è raro che ci siano incidenti durante le esplorazioni. Speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi.”

La comunità locale sta seguendo con apprensione l’evolversi della situazione. Molti abitanti di Fonteno e dei paesi limitrofi si sono offerti di supportare i soccorsi fornendo cibo caldo e bevande ai volontari impegnati nelle operazioni.



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