Attimi di tensione questa mattina, venerdì 13 dicembre, presso il Liceo Classico e Linguistico Petrarca situato in via Tigor, all’angolo con via Don Minzoni, a Trieste. Durante una lezione, una porzione del soffitto di un’aula è crollata, facendo cadere pezzi di intonaco sui banchi occupati dagli studenti. Al momento dell’incidente, la classe ospitava 22 ragazzi. Fortunatamente, solo una studentessa è rimasta ferita in modo lieve.
La giovane, di 18 anni, è stata sfiorata alla testa da un frammento e, per precauzione, è stata trasportata all’ospedale di Cattinara dal personale sanitario del 118 intervenuto sul posto. Dopo i controlli medici, le sue condizioni non risultano gravi.
Subito dopo l’accaduto, l’edificio scolastico è stato evacuato per garantire la sicurezza degli studenti e del personale. Sul luogo sono giunti i vigili del fuoco di Trieste, incaricati di effettuare un sopralluogo e verificare le condizioni strutturali dell’edificio. Anche la Polizia di Stato è intervenuta per raccogliere informazioni sull’episodio e coordinare le operazioni di messa in sicurezza.
L’incidente ha suscitato grande preoccupazione tra gli studenti e le loro famiglie, oltre a riaccendere il dibattito sulle condizioni dell’edilizia scolastica in Italia. La comunità scolastica del Liceo Petrarca si è subito mobilitata: gli studenti si sono riuniti in assemblea per discutere i prossimi passi da intraprendere in risposta all’accaduto. La Rete degli Studenti Medi di Trieste ha rilasciato un comunicato stampa in cui condanna fermamente quanto accaduto, sottolineando la necessità di interventi strutturali immediati.
Nel comunicato, si legge: “Nel 2021 il liceo Petrarca era già stato protagonista di un crollo del soffitto nella succursale di largo Sonnino che ha portato allo spostamento della sede in via Tigor. Dopo tre anni, gli studenti sono ancora una volta vittime delle gravi lacune dell’edilizia scolastica. Quello di oggi è l’ennesimo campanello d’allarme. Come comunità studentesca ribadiamo ancora una volta la necessità di interventi strutturali ed investimenti seri.”
L’episodio ha attirato anche l’attenzione della politica locale. Elisa Moro, Segretaria di Sinistra Italiana Trieste, e Emanuel Oian, Responsabile scuola e università dello stesso partito, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per commentare l’accaduto. “Ancora una volta assistiamo a un episodio drammatico che mette a nudo le gravi carenze dell’edilizia scolastica nel nostro Paese. Il crollo del soffitto in una classe del Liceo Petrarca di Trieste, che ha causato il ferimento di una giovane studentessa ora ricoverata in ospedale, rappresenta un fatto inaccettabile e vergognoso.”
Questo evento non è purtroppo il primo che coinvolge il Liceo Petrarca. Come ricordato dagli studenti e dalle autorità scolastiche, nel 2021 si era già verificato un crollo nella succursale di largo Sonnino, che aveva costretto al trasferimento delle attività didattiche nell’attuale sede di via Tigor. Tuttavia, sembra che anche questa struttura presenti problematiche significative che necessitano di interventi urgenti.
Il tema della sicurezza nelle scuole italiane è da tempo al centro dell’attenzione pubblica e politica. Secondo i dati più recenti, molti edifici scolastici nel Paese sono in condizioni precarie e richiedono lavori di manutenzione straordinaria per garantire l’incolumità degli studenti e del personale. Nonostante le promesse di investimenti nel settore, episodi come quello accaduto a Trieste evidenziano quanto ancora ci sia da fare per migliorare la situazione.
Gli studenti del Liceo Petrarca hanno espresso indignazione e preoccupazione per ciò che è accaduto. Alcuni di loro hanno dichiarato che il crollo non è stato del tutto inaspettato: già in passato erano stati segnalati problemi strutturali nell’edificio, ma le richieste di intervento non avevano portato a risultati concreti. “È inaccettabile che dobbiamo vivere con la paura che il soffitto possa crollarci addosso durante una lezione,” ha affermato uno degli studenti presenti al momento dell’incidente.
Anche i genitori degli studenti si sono uniti al coro delle proteste, chiedendo alle autorità competenti di intervenire con urgenza per mettere in sicurezza l’edificio e garantire condizioni adeguate per lo svolgimento delle attività scolastiche. “Non possiamo permettere che i nostri figli frequentino scuole che non sono sicure,” ha dichiarato uno dei genitori intervistati.
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