È davvero un ragazzo fortunato Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, perché ha appena realizzato il sogno che coltivava da anni, ovvero dare vita al “più grande spettacolo dopo il Big Bang”: il Jova Beach Party, un tour di diciassette concerti sulle spiagge italiane più belle e famose iniziato il 6 luglio che proseguirà fino al 31 agosto in una grande festa itinerante. Sul palco il cantautore sembra caricato a molla: nonostante i 52 anni compiuti canta, balla e salta con l’energia di un ragazzino.
E come sempre gioca a cambiare pelle con la versatilità di un camaleonte. «Quando in Tv comparve Renzo Arbore mi stregò quella maniera un po’ pacchiana e goliardica di fare spettacolo», ha dichiarato Jovanotti. Da allora (erano gli Anni 80) nelle sue esibizioni in pubblico ci ha abituato a molte sorprese. A cominciare dai suoi look, sempre diversi e ricercati: archiviati i jeans, la maglietta e il cappellino con la visiera di lato che portava agli esordi della sua carriera, Lorenzo Jovanotti è passato a mise via via più sofisticate, spesso firmate da stilisti delle case di moda più prestigiose, da Gucci a Valentino.
Questa volta a disegnare i suoi abiti di scena è stata nientemeno che Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della Maison Dior. Per lui la stilista ha creato, su misura, abiti scenografici e incredibili ispirati alla collezione donna Crociera 2020 da poco presentata a Marrakech. Un intero guardaroba di capi unici e ogni volta diversi che il cantautore può divertirsi ad alternare ai suoi concerti sera dopo sera. I tessuti, i colori e le stampe, alcune delle quali create in Costa d’Avorio, riprendono il tipico tessuto africano con stampe wax e lo uniscono ai motivi francesi toile de Jouy tanto amati da Christian Dior. Il risultato è un mix di fantasie e suggestioni esotiche che rispecchiano alla perfezione la personalità poliedrica di Jovanotti. «Con Maria Grazia Chiuri siamo amici da tanti anni», ha spiegato lui. «Quando mesi fa ho visto i disegni della collezione donna che stava preparando le ho detto che se quelli erano abiti da donna allora io voglio cambiare sesso… o cambiare abiti!!! Così ci siamo divertiti a interpretare quel mondo in vista di Jova Beach Party ed è nata una collaborazione della quale sono onoratissimo».
Ogni abito racchiude, nei disegni e nelle fantasie, tutta la creatività e il mondo di Lorenzo Jovanotti, incluso il messaggio che il cantautore vuole trasmettere ai suoi concerti: l’amore per la natura e il rispetto per l’ambiente, ma anche l’importanza degli incontri tra persone, culture e mondi diversi. «Ammiro molto il lavoro di Lorenzo, che è anche un amico carissimo», ha spiegato Maria Grazia Chiuri. «Il suo modo di parla re alla gente e di entrare in contatto con le persone attraverso la musica e le parole è straordinario. La musica e la danza accomunano gli esseri umani di ogni età e cultura. Ha immaginato una grande festa itinerante fatta di musica, di emozioni condivise, ma anche di impegno per il Pianeta». Proprio per rinforzare questi messaggi, gli esclusivi abiti di scena disegnati da Dior per il cantautore hanno i colori caldi della Terra e del sole: ocra, sabbia e giallo più varie tonalità di marrone, verde bosco, blu e azzurri oceanici nonché sfumature rosso scarlatto come le foglie d’autunno.
E sono un inno alla libertà: pantaloni così larghi da sembrare gonne lunghe e svolazzanti, casacche ampie, bluse e camicie morbide e ispirate a culture diverse, che la Maison Dior ha saputo reinterpretare con l’eleganza e lo stile inconfondibile che da sempre la contraddistingue. Per la loro realizzazione la direttrice artistica di Dior ha chiesto il contributo dello stilista africano Pathé’O, che ha lavorato anche per il presidente sudafricano Nelson Mandela. A lui si devono, per esempio, i colori caleidoscopici delle camicie indossate da Jovanotti sul palco. Un esempio di come la moda, ancora di più insieme alla musica, è anche un modo per comunicare.
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