Momenti di grande apprensione durante la partita di Serie A tra Fiorentina e Inter, disputata allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Al 15° minuto del primo tempo, il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, ha improvvisamente accusato un malore che lo ha portato a crollare sul terreno di gioco privo di sensi, gettando nello sconforto compagni, avversari e pubblico. L’episodio ha richiesto l’intervento immediato dello staff medico, che ha prestato i primi soccorsi in campo prima del trasporto in ospedale.
Secondo quanto riportato dalle fonti mediche, il calciatore, ex Roma e nazionale Under 21, avrebbe avuto una crisi epilettica che avrebbe anche causato un temporaneo arresto cardiaco. Il personale sanitario è intervenuto prontamente per stabilizzare la situazione, liberando le vie respiratorie del giocatore e monitorando le sue condizioni fino all’arrivo dell’ambulanza. Durante il tragitto verso l’ospedale Careggi di Firenze, Bove ha ripreso conoscenza e ha iniziato a respirare autonomamente, rassicurando chi era al suo fianco.
La scena in campo è stata drammatica: mentre si riallacciava le scarpe, Bove si è rialzato per poi barcollare e crollare a terra senza alcun contatto con altri giocatori. La gravità della situazione è stata subito percepita dai presenti, con i giocatori di entrambe le squadre visibilmente scossi. Tra i primi a intervenire per richiamare l’attenzione dei medici ci sono stati Dumfries e Calhanoglu, che hanno immediatamente segnalato la necessità di soccorsi urgenti.
L’arbitro ha sospeso la partita mentre i compagni di squadra di Bove e gli avversari si sono radunati intorno al giocatore per schermare la scena dal pubblico e dalle telecamere. Alcuni tifosi presenti sugli spalti hanno intonato cori di sostegno, mentre altri hanno chiesto a gran voce un intervento rapido. Tra i più attivi nel sollecitare l’ingresso dei sanitari in campo c’è stato il difensore della Fiorentina Ranieri, che ha gesticolato verso la panchina per accelerare i tempi.
Dopo essere stato stabilizzato sul terreno di gioco, Bove è stato trasportato fuori dal campo su una barella, accolto dagli applausi del pubblico del Franchi. Successivamente è stato trasferito in ambulanza al vicino ospedale Careggi, dove è stato sottoposto ai primi accertamenti medici. Le notizie arrivate poco dopo sono state rassicuranti: il giocatore aveva ripreso coscienza già durante il tragitto e il suo battito cardiaco era tornato regolare.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, il centrocampista viola è risultato vigile e in grado di comunicare con il personale medico. Già in ambulanza avrebbe scambiato qualche parola con chi lo accompagnava, segno di un miglioramento significativo rispetto ai drammatici momenti vissuti in campo. Le prime ipotesi parlano di una crisi epilettica come causa del malore, confermata anche dalla presenza di spasmi muscolari durante l’episodio.
Al momento, Bove è sotto osservazione presso l’ospedale Careggi, dove verrà sottoposto a ulteriori esami diagnostici, tra cui una TAC, per chiarire meglio le cause del malore e valutare eventuali conseguenze. Lo staff medico della Fiorentina ha confermato che il giocatore resterà in ospedale per le prossime ore per monitorarne le condizioni e garantire un recupero sicuro.
La partita tra Fiorentina e Inter è stata ufficialmente sospesa dopo l’accaduto, con i giocatori di entrambe le squadre visibilmente provati dall’episodio. I compagni di squadra di Bove sono apparsi particolarmente scossi, con molti che si sono coperti il volto con le mani o hanno mostrato espressioni di incredulità. Anche tra gli avversari si sono registrate reazioni emotive forti, con diversi giocatori che hanno manifestato preoccupazione per le condizioni del giovane centrocampista.
L’episodio ha suscitato anche una forte reazione sui social media, dove molti tifosi e appassionati di calcio hanno espresso solidarietà a Edoardo Bove e augurato una pronta guarigione al giocatore. Numerosi messaggi sono arrivati anche da colleghi calciatori e club della Serie A, che hanno voluto far sentire la loro vicinanza al giovane atleta.
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