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Nicola Pietrangeli suggerisce una soluzione per Jannik Sinner: “Proviamo a farlo giocare a handicap”



Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano, propone una modifica paradossale per le partite di Jannik Sinner, giudicato troppo forte. L’ex campione esprime anche opinioni sulle Finali di Coppa Davis.



La scorsa settimana, Nicola Pietrangeli, storico campione del tennis italiano, si è recato a Malaga per assistere alla Final Eight di Coppa Davis, competizione che ha visto l’Italia trionfare per il secondo anno consecutivo. L’ex vincitore del Roland Garros, che ha conquistato il prestigioso torneo nel 1959 e nel 1960, nonché capitano della squadra italiana che vinse la Coppa Davis nel 1976 in Cile, ha dimostrato ancora una volta il suo amore per il tennis, sport che ha segnato la sua carriera e gli ha regalato fama internazionale. Nonostante l’entusiasmo per la vittoria azzurra, Pietrangeli ha espresso alcune critiche sulla qualità complessiva delle Finali e ha avanzato una proposta ironica per rendere le partite di Jannik Sinner più equilibrate.

Secondo Pietrangeli, Sinner è attualmente troppo superiore rispetto agli altri giocatori e, con tono scherzoso, ha suggerito una modifica regolamentare pensata appositamente per lui. “Partite a handicap, partendo sotto di un quindici in ogni game”, ha dichiarato l’ex campione, sottolineando che il giovane talento italiano vincerebbe comunque tutte le partite anche con questo svantaggio. L’idea, ovviamente paradossale, riflette la grande stima che Pietrangeli nutre nei confronti di Sinner, considerato da molti il miglior tennista italiano di sempre.

L’ex campione ha voluto ribadire la sua ammirazione per Sinner, rispondendo anche a chi lo accusa di essere invidioso del giovane talento. “Con lui partiamo sempre dall’uno a zero”, ha affermato. “Sinner non dà scampo agli avversari, anche se Griekspoor non se l’è cavata male. So che non è possibile, ma mi piacerebbe fargli giocare l’anno prossimo le partite a handicap, partendo sotto di un quindici in ogni game, tanto le vincerebbe comunque tutte… Questo ragazzo migliora il pubblico, che adesso è appassionato ma è sempre educato”. Le parole di Pietrangeli confermano la sua fiducia nelle capacità di Sinner, che sta conquistando sempre più tifosi grazie al suo talento e alla sua determinazione.

La vittoria della Coppa Davis da parte dell’Italia è stata accolta con grande entusiasmo, ma Pietrangeli non ha nascosto una certa delusione riguardo al livello generale delle Finali. “La coppa è casa mia”, ha dichiarato a Repubblica. “Ho giocato 164 partite, un record mondiale che nessuno mi toglierà, mi chiedo ancora come ho fatto. È stata una vittoria meritata, anche se pensavo che il livello fosse un po’ più alto: avremmo messo non so quante firme per trovare in finale l’Olanda”. Nonostante ciò, l’ex campione ha evidenziato come la Coppa Davis rappresenti una competizione unica nel suo genere, diversa dai tornei tradizionali.

Matteo Berrettini, altro protagonista della squadra italiana, è stato citato da Pietrangeli come esempio di quanto la Coppa Davis richieda uno sforzo diverso rispetto ai tornei individuali. “Prendi Berrettini: brutte partite, con l’Australia e con l’Olanda, ma bei risultati, ottenuti perché ci ha messo quel qualcosa in più”, ha spiegato. Le parole dell’ex campione sottolineano l’importanza della determinazione e dello spirito di squadra in una competizione come la Coppa Davis.

L’evento di Malaga ha rappresentato un momento importante per il tennis italiano, con Jannik Sinner che si è distinto come leader indiscusso della squadra. Il giovane tennista ha posato con i tanti tifosi italiani presenti sugli spalti, celebrando un trionfo che conferma il suo straordinario talento e il suo ruolo centrale nel futuro del tennis italiano. La proposta scherzosa di Pietrangeli di introdurre un handicap per rendere le sue partite più equilibrate riflette quanto sia impressionante il dominio di Sinner sui suoi avversari.

Nonostante l’ironia delle sue dichiarazioni, Nicola Pietrangeli rimane un punto di riferimento nel mondo del tennis italiano e un grande sostenitore dei giovani talenti. Il suo record di 164 partite giocate in Coppa Davis è un traguardo che difficilmente verrà superato e rappresenta un’eredità importante per il tennis italiano. “Nessuno mi toglierà il record in Davis”, ha ribadito con orgoglio. “Non so ancora come ho fatto”.



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