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Quindicenne suicida a Enna, il racconto del compagno: “Soffocata da una città maschilista, desiderava essere libera”



Era arrivata un anno fa da Milano con la sua famiglia. La ragazza di 15 anni che si è tolta la vita a Piazza Armerina, in provincia di Enna, ha avuto difficoltà ad adattarsi alla nuova vita in provincia. Nonostante l’amore dei familiari e i due amici che aveva fatto a scuola, la sua vita in Sicilia è diventata rapidamente difficile. La Procura per i minorenni di Caltanissetta sta indagando sulla morte della ragazza con l’ipotesi di istigazione al suicidio. I familiari sostengono che le liti con alcune compagne di scuola e la diffusione di foto, video e pettegolezzi su di lei l’abbiano portata a questo gesto estremo.



Un’amica della ragazza ha confermato questa versione. Voleva essere libera e vivere lontano da pregiudizi e ipocrisie. Non doveva finire così. In città ha subito troppe maldicenze dal suo arrivo in Sicilia, e le discussioni con le sue compagne sono state solo l’ultima goccia.

Chi la conosce la descrive come una ragazza solare, brava nello sport e a scuola. Suo padre ha chiesto alla magistratura di fare chiarezza. Non è normale che una ragazza di 15 anni si tolga la vita e vogliono giustizia.

Secondo le ricostruzioni, martedì la ragazza ha chiesto di tornare a casa prima a scuola. I genitori l’hanno prelevata e lei ha raccontato di non essersi sentita male. Le ha detto che stava tornando a casa solo perché aveva litigato con alcune compagne. Dopo 45 minuti, però, era morta. Il Procuratore Cosentino ha comunicato che l’indagine è necessaria per capire se la ragazza fosse vittima di bullismo o revenge porn.

Un’amica che quel giorno non era a scuola ha raccontato che durante la ricreazione la ragazza aveva avuto una brutta discussione. Un’altra studentessa l’ha affrontata e l’ha accusata di aver avuto una storia con il suo ex. Sono volate parole forti e spintoni e poco dopo la ragazza è stata circondata da altre compagne che l’hanno insultata. Era disperata.

Tornata in classe, la ragazza ha detto all’insegnante di sentirsi male e di voler tornare a casa. L’amica si sente in colpa. Se fosse stata a scuola, avrebbe parlato con lei e l’avrebbe confortata, invece è rimasta sola.

Era arrivata in Sicilia un anno fa con la famiglia. Per il padre era un ritorno a casa, mentre per la madre, di origini sudamericane, era un periodo difficile per sostenere sua figlia, che passava da una grande città a un piccolo paese. Un compagno di scuola ha raccontato che i veri problemi sono iniziati dopo che l’ex fidanzato ha pubblicato un video intimo della ragazza online.

Molti a Piazza Armerina dovrebbero riflettere. A un ragazzo è permesso avere più storie, mentre una ragazza è giudicata. Il funerale della 15enne si terrà sabato nel duomo di Piazza Armerina. I genitori continueranno a chiedere giustizia per loro figlia e per tutte le ragazze vittime di bullismo. Voleva solo essere libera di vivere la sua vita.



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