Donald Trump, 78 anni, ha vinto le elezioni presidenziali americane 2024 ed è stato rieletto alla Casa Bianca, dove inizierà un secondo mandato, sostituendo Joe Biden. Trump ha conquistato quasi tutti gli Stati in bilico, fondamentali per la sua vittoria. Attualmente, mentre lo scrutinio è ancora in corso, Trump è in vantaggio in Pennsylvania e sta per vincere anche Wisconsin e Michigan, superando così i 270 grandi elettori necessari. La Pennsylvania, un Stato chiave in cui Trump e la candidata democratica Kamala Harris hanno concentrato i loro sforzi negli ultimi giorni della campagna, è stata cruciale: i 19 grandi elettori andranno a Trump. I risultati definitivi non sono ancora disponibili e si conosceranno nei dettagli nelle prossime ore, ma il nuovo presidente ha già tenuto il suo primo discorso da vincitore.
Dopo le prime ore di spoglio, che sono state più rapide rispetto a quelle del 2020, era chiaro che Trump aveva un netto vantaggio su Kamala Harris, l’attuale vice presidente. Prima delle 7 italiane, Trump ha lasciato Mar-a-Lago per andare al convention center di Palm Beach, dove si svolge la festa elettorale e dove ha tenuto il suo discorso da vincitore. Un grande sostenitore di Trump, Elon Musk, ha passato la notte elettorale a Mar-a-Lago e, poco prima delle 6 del mattino, ha scritto un messaggio molto ottimista su X: “L’America è una nazione di costruttori, presto sarai libero di costruire”. Durante la notte, Musk aveva anche scritto sui social: “Game, set and match”, parole che si sono rivelate profetiche.
Il New York Times questa mattina attribuiva già a Donald Trump oltre il 90% di probabilità di vincere, con un risultato finale previsto di 301 grandi elettori contro i 237 di Kamala Harris, non molto distante da quanto poi si è verificato. Il voto delle donne, su cui la candidata democratica aveva puntato, non è bastato: Trump ha avuto successo anche nel voto popolare. La campagna di Harris è iniziata in ritardo rispetto a quella di Trump, scendendo in campo dopo il ritiro di Joe Biden, a luglio.
Una vittoria schiacciante di Trump, già presidente dal 2017 al 2021, non era scontata, dato che i due candidati erano praticamente allineati nei sondaggi, in una situazione di testa a testa. La prima volta Trump era diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti, battendo la candidata democratica Hillary Clinton e succedendo a Barack Obama il 20 gennaio 2017.
Dopo la sconfitta nel 2020 contro Joe Biden, Trump aveva denunciato brogli elettorali. Così, il 6 gennaio 2021, giorno della certificazione della vittoria di Biden da parte del Congresso, i sostenitori di Trump avevano assaltato il Campidoglio, incitati dalle parole di Trump. Da quel momento, sono state avviate diverse inchieste sui presunti tentativi di Trump di ribaltare il risultato elettorale del 2020.
Un presidente degli Stati Uniti non può essere eletto per più di due mandati. Infatti, negli Stati Uniti esiste il limite del secondo mandato, introdotto in Costituzione nel 1947. Prima di allora non c’era un limite ai mandati: Roosevelt, ad esempio, vinse quattro volte consecutive tra il 1932 e il 1944. Nel 1796, George Washington rifiutò una terza elezione, affermando che “nessun uomo poteva sostenere il peso che la presidenza comportava per un periodo superiore agli otto anni”.
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