Santo Romano morto a 19 anni nel Napoletano, confessa il 17enne arrestato: “Sono responsabile del suo omicidio”



Un giovane di San Sebastiano ha confessato di aver ucciso il 19enne Santo Romano. Le accuse nei suoi confronti includono omicidio, detenzione di armi e spari in luogo pubblico. L’arma sarebbe stata acquistata in un campo rom. Il giovane sarà sottoposto a interrogatorio per la convalida del fermo.



Le indagini si sono concentrate sul giovane incrociando le immagini delle telecamere di videosorveglianza con la testimonianza di un amico di Santo Romano, rimasto ferito durante l’incidente. Il giovane arrestato era stato precedentemente condannato per reati simili.

La Procura dei Minori ha ricevuto la confessione del giovane, che ha ammesso di aver sparato a Santo Romano. Le accuse nei suoi confronti comprendono anche il possesso di droga, trovata nell’automobile sequestrata dagli inquirenti. Oltre alla confessione, il giovane ha dichiarato di aver acquistato l’arma in un campo rom.

Secondo le indagini dei carabinieri, il giovane avrebbe sparato contro Santo Romano durante una lite tra coetanei. L’arma sarebbe stata acquistata in un campo rom e la droga è stata ritrovata nell’automobile sequestrata dagli inquirenti.

Il giovane sarà sottoposto all’interrogatorio per la convalida del fermo. Era stato precedentemente condannato per reati simili e era stato scarcerato dall’Istituto di Pena Minorile di Nisida lo scorso 28 maggio. Le accuse nei suoi confronti includono resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Le indagini si sono concentrate sul giovane attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e la testimonianza di un amico di Santo Romano, rimasto ferito durante l’incidente. Il giovane arrestato era stato precedentemente condannato per reati simili.

Il giovane sarà sottoposto all’interrogatorio per la convalida del fermo. Era stato precedentemente condannato per reati simili e era stato scarcerato dall’Istituto di Pena Minorile di Nisida lo scorso 28 maggio. Le accuse nei suoi confronti includono resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Il giovane sarà sottoposto all’interrogatorio per la convalida del fermo. Era stato precedentemente condannato per reati simili e era stato scarcerato dall’Istituto di Pena Minorile di Nisida lo scorso 28 maggio. Le accuse nei suoi confronti includono resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.



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