Massimiliano Galletti, l’italiano che ha perso la vita in Ucraina: soccorreva i feriti durante il conflitto



Un paramedico italiano, Massimiliano Galletti, è morto in Ucraina a causa di un attacco con un RPG, diventando la prima vittima italiana del conflitto. La sua famiglia è stata informata della sua morte solo dopo aver presentato denuncia alle autorità italiane.



Galletti, un volontario della Protezione Civile di San Benedetto del Tronto, era in Ucraina da diversi mesi per fornire assistenza ai combattenti sul fronte, utilizzando cani molecolari per la ricerca e il soccorso. Non era un combattente, ma un soccorritore paramedico.

La moglie, Donatella, ha rivelato di aver vissuto nell’incertezza per 30 giorni, senza sapere le circostanze esatte della morte di suo marito. La figlia, Aurora, ha espresso il suo dolore per la perdita del padre.

Secondo l’avvocato della famiglia, Carla Tiboni, Galletti era attivo nel volontariato e aveva esperienza nella gestione dei cani molecolari. La famiglia ha presentato denuncia alle autorità italiane dopo aver perso ogni contatto con Galletti all’inizio di ottobre.

Il paramedico italiano non era un combattente, ma svolgeva un ruolo di supporto alle unità cinofile nella ricerca di persone ferite o decedute. La sua morte ha lasciato la famiglia nell’oscurità più totale, senza conoscere i dettagli della sua scomparsa.

Secondo quanto dichiarato dalla moglie, Galletti non aveva mai impugnato un’arma da fuoco e si dedicava esclusivamente all’assistenza sanitaria e al soccorso sul campo. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per la comunità e per coloro che hanno beneficiato del suo impegno umanitario.

In questo momento di lutto, la famiglia di Galletti sta mantenendo i contatti con l’ambasciata italiana a Kiev per gestire le procedure relative alla sua morte e al rimpatrio della salma.

L’esperienza di Galletti come soccorritore e volontario nella gestione dei cani molecolari lo aveva portato in diverse situazioni di emergenza, compresi i terremoti nelle regioni delle Marche e dell’Abruzzo. La sua dedizione al volontariato e al soccorso umanitario lo ha spinto anche all’estero, come dimostra il suo precedente impegno in Polonia per aiutare gli sfollati della guerra.

La morte di Massimiliano Galletti rappresenta una tragica perdita per la comunità italiana e per coloro che hanno beneficiato del suo impegno umanitario. Il suo sacrificio rimarrà indelebile nella memoria di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato il suo altruismo e la sua dedizione al servizio degli altri.



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