Controcopertina

Ragazza di tredici anni morta a Piacenza, la madre: “Servizi Sociali gravemente colpevoli, avrebbero potuto salvarla”



È arrivato il permesso per la sepoltura della 13enne di Piacenza che è caduta dal settimo piano dell’edificio dove viveva con la madre e la sorella. È in carcere l’ex fidanzato di 15 anni accusato di omicidio volontario. Oggi, giovedì 31 ottobre, è stata confermata la custodia cautelare per il giovane.



Nel frattempo, il corpo della 13enne è stato sottoposto ad autopsia a Pavia, presente la legale della famiglia, l’avvocata Lorenza Dordoni, e i consulenti, il medico legale Novella D’Agostini e Attilio Maisto per l’ex fidanzato accusato.

Dopo il permesso per la sepoltura ricevuto ieri, mercoledì 30 ottobre, la famiglia ha iniziato ad organizzare i funerali della ragazza. Per le esequie era necessaria la dichiarazione del tribunale sulla decadenza della responsabilità genitoriale del padre. Secondo quanto riportato dalla sorella Viktoria sui social, i funerali si terranno martedì 5 novembre alle 15 nel Duomo di Piacenza. La data e l’ora sono state confermate dall’avvocata Dordoni.

La madre stava cercando questo documento e la situazione è difficile per lei, che piange ogni volta che apre un cassetto in casa. Le sue condizioni psicologiche sono molto fragili.

La legale ha spiegato che una copia della documentazione è anche nelle mani dei Servizi Sociali del Comune di Piacenza, che nel pomeriggio del 30 ottobre hanno dichiarato in una nota ufficiale di “aver raccolto alcune comunicazioni sulla gelosia del 15enne” attualmente in carcere, affermando però di “non aver mai avuto notizie di comportamenti violenti” da parte del ragazzo.

A seguito di questa nota ufficiale, l’avvocata ha precisato che “non possiamo chiedere alcunché”. Sulla reazione dei Servizi Sociali, ha dichiarato: “È gravissimo. Un’autorità non deve solo fare verbali, ma deve anche prendere appunti e segnalare situazioni critiche, anche senza denunce passate. Scrivono di essere stati a conoscenza delle preoccupazioni della madre, ma in realtà non hanno seguito il loro obbligo giuridico. Si poteva evitare una tragedia.”

L’avvocata Dordoni ha raccontato che la 13enne è purtroppo deceduta in circostanze violente. “Ero presente durante l’autopsia – ha detto –. Ho visto crescere quella bambina, sono anche un’amica di famiglia e sapevo quanto amasse i suoi capelli lunghi e biondi. All’inizio dell’esame autoptico pensai che li avesse tinti di rosso, mi sembrava strano. In realtà era il colore del sangue che aveva perso. Sono immagini che non si dimenticano.”

Secondo la famiglia, la segnalazione dei Servizi Sociali avrebbe potuto fermare la spirale di violenza in cui la ragazzina è stata coinvolta. “Non è stato fatto nulla per le azioni di questo ragazzo. Viveva normalmente come tanti altri della sua età. Un intervento diverso avrebbe potuto salvare questa ragazza e la sua famiglia da un dolore inimmaginabile.”

Durante l’udienza di convalida di ieri, l’ex fidanzato ha risposto a alcune domande sulla dinamica della morte della 13enne. Tuttavia, il suo avvocato, Ettore Maini, non ha fornito ulteriori dettagli. “Sappiamo che ha dato alcune risposte, ma non sappiamo di preciso su cosa – ha detto Dordoni –. Noi siamo la parte lesa in questo processo, ma non siamo ancora stati informati sugli atti. Al momento non abbiamo accesso.”



Add comment