La tragica scoperta del corpicino di una neonata nel bagno di un appartamento a Piove di Sacco, nel Padovano, ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi inquietanti. La bimba è stata rinvenuta nel water dell’abitazione, in condizioni che suggeriscono che lo sciacquone fosse stato azionato ripetutamente. Il ritrovamento è avvenuto grazie ai medici del Suem, che hanno allertato immediatamente le autorità competenti.
Gli sviluppi dell’indagine
La madre della neonata, una donna di 29 anni, è stata arrestata con l’accusa di omicidio aggravato e attualmente si trova sotto sorveglianza in ospedale. La sua situazione alimenta le speculazioni su un possibile infanticidio: si sospetta infatti che possa esserci stato un intervento deliberato da parte della madre nella morte della piccola. Sarà l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, a chiarire se la neonata sia stata alla luce oppure sia morta durante il parto. Le prime valutazioni sull’entità delle ferite e delle condizioni del corpicino potrebbero suggerire la possibilità di un’annegamento.
La donna, originaria della Puglia, si era trasferita da poco a Piove di Sacco e lavorava al night club situato nel piano inferiore del suo appartamento. Stando a quanto appreso finora, il parto è avvenuto in casa, con la madre che, dopo aver dato alla luce la neonata, ha allertato alcune colleghe, che a loro volta hanno contattato i soccorsi.
I testimoni e le testimonianze
Diverse persone sono state ascoltate dalle forze dell’ordine per ricostruire i dettagli di questa drammatica vicenda. Tra i testimoni, vi è l’attuale gestore del locale, l’ex proprietario, nonché colleghe della donna. Alcune di queste ultime, che abitano nello stesso appartamento, sono state riprese dalle telecamere di sicurezza mentre lasciavano l’immobile con valigie poco prima dell’arrivo dell’ambulanza, segnalando un possibile tentativo di fuga.
Un testimone ha dichiarato di aver notato il cambiamento nella condotta della donna, affermando di aver percepito la sua gravidanza, malgrado lei negasse ripetutamente di essere incinta. Le sue parole, riportate dal Corriere del Veneto, rivelano un ulteriore strato di complicazioni nella situazione: “Non ci credevo, ma non ho voluto indagare. Era una buona ragazza; se avessi pensato che potesse fare una cosa simile, l’avrei cacciata immediatamente,” ha dichiarato.
Cosa possiamo aspettarci ora
Man mano che l’inchiesta si sviluppa, molti elementi rimangono da chiarire. La notizia di una neonata trovata morta a Piove di Sacco ha già attirato l’attenzione dei media e sollevato una serie di interrogativi sulla salute mentale della madre, sulle sue condizioni socio-economiche e sul supporto che avrebbe potuto ricevere. La situazione mette in luce le problematiche legate alla precarietà delle vite di molte donne, in particolare quelle che affrontano gravidanze non programmate in contesti difficili ed instabili.
La comunità è in attesa di risposte definitive, mentre i residenti si interrogano sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento, chiedendosi come prevenire situazioni del genere in futuro. Seguiranno aggiornamenti man mano che nuove informazioni verranno rilasciate dalle autorità competenti e che l’autopsia fornirà ulteriori dettagli sulla morte della neonata.
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