Una scossa di terremoto è stata registrata dalla rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV) al largo della Costa Marchigiana Anconetana. Questa scossa si è verificata a una profondità di 25 chilometri in mare, a pochi chilometri dalle province di Ancona e Pesaro Urbino, aree già conosciute per la loro sismicità storica.
Secondo il Corriere Adriatico, l’evento sismico ha raggiunto una magnitudo di 3.7 e si è manifestato alle 17:48, con l’epicentro ubicato nel tratto di mare tra Fano e Senigallia, a circa venti chilometri dalla costa.
Trema la Costa delle Marche: scossa di terremoto di Magnitudo 3.7 in mare
I residenti della zona hanno avvertito la scossa in modo distintivo, ma fortunatamente non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Successivamente, si sono verificate due scosse di assestamento, anch’esse senza gravi conseguenze. La prima, di magnitudo 1.5, è stata registrata intorno alle 18:17, con un epicentro pressoché identico. La seconda scossa, leggermente più forte con magnitudo 1.7, è avvenuta poco dopo, alle 18:19, qualche chilometro più al largo.
Da quando è entrata in vigore la legge sismica 64/74, a partire dal 1984, una vasta maggioranza dei comuni marchigiani, precisamente 230 su 246, è stata classificata in seconda categoria sismica. Ciò implica che i nuovi edifici devono essere progettati per resistere a movimenti di terra di livello medio, simili a quelli attesi nelle aree dell’Appennino Centrale e Meridionale. Questa normativa si rivela fondamentale per garantire la sicurezza edilizia in una regione frequentemente esposta a eventi sismici.
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